Senza legalità Civitavecchia non uscirà mai dal baratro

3 agosto 2015 | 06:00
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Senza legalità Civitavecchia non uscirà mai dal baratro

Associazione Antonino Caponnetto: “Economia depredata da quel ‘mondo di mezzo’ costituito da un’imprenditoria quantomeno disonesta”

Il Faro on line – “La vicenda del fallimento con ipotesi di bancarotta fraudolenta e documentale che ha dato luogo a nove arresti da ricondursi a note aziende cittadine e al sequestro di 7 immobili, e’ l’esempio emblematico di come la citta’ di Civitavecchia, abbia visto la propria economia depredata da quel ‘mondo di mezzo’ costituito da un’imprenditoria quantomeno disonesta, quando non vicina a poteri illegali, che su artefici di vario genere e collusioni con il potere politico, ha costruito la propriafortuna -afferma in una nota l’Associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie ‘Antonino Caponnetto’.

“Di vicende similari, purtroppo, a Civitavecchia e nel comprensorio, è pieno e molte sono sotto gli occhi di tutti. Vogliamo quindi augurarci che quanto accaduto rappresenti la punta dell’iceberg dal quale partire per cogliere i tanti, troppi segnali di evidente anomalia presenti nel tessuto economico cittadino. Personaggi – prosegue la nota dell’Associazione – venuti dal nulla trasformati all’improvviso in mega imprenditori con decine di società più o meno intestate direttamente, strani incendi che scoppiano, inaugurazioni di aziende effettuate nelle sedi di partiti politici e tenute a battesimo da politici ed amministratori, aziende e/o negozi storici che falliscono, soggetti nulla tenenti e nulla facenti che hanno un tenore di vita ben al disopra delle proprie possibilità”.

“Aspetti di un tessuto sociale e di un economia malata, che spesso cadono nella più totale indifferenza, ma che un occhio attento non può sottovalutare. Per questo – conclude l’Associazione ‘Antonino Caponnetto’ – da anni chiediamo che si facciano indagini patrimoniali, che si indaghi sulla tracciabilità dei capitali di quanti diventano improvvisamente ricchi, sulle strane e reiterate compravendite di terreni e capannoni.
Se non si comprende che criminalità e corruzione rappresentano non solo la più grande azienda nazionale, ma anche e soprattutto il più grande freno alla crescita economica di un territorio, Civitavecchia non uscirà mai dal baratro e continuerà ad essere la città con uno dei poli energeticie dei porti più grandi e trafficati d’Italia e con una delle percentuali più alte di disoccupazione. Ed in questo magistratura ed istituzioni hanno una grande responsabilità”.