Degrado Ambientale: I Comitati di quartiere di Dragona e Dragoncello denunciano

4 agosto 2015 | 06:00
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Degrado Ambientale: I Comitati di quartiere di Dragona e Dragoncello denunciano

I Comitati: “Siamo stanchi di parole che hanno portato solo ad abbandono e sporcizia”

Il Faro on line – “I Comitati di quartiere di Dragona e Dragoncello, di nuovo insieme per denunciare lo stato di  degrado in cui versa una vasta area verde sita tra i due quartieri, inviano una lettera al Sindaco Marino, al Prefetto Gabrielli,e ad altri referenti. I Comitati evidenziano in particolare gli incendi che con allarmante frequenza si verificano durante la stagione estiva, mettendo in pericolo anche le numerosi abitazioni private, la scuola materna e l’asilo nido che si trovano a ridosso dell’area”.

“Denunciano – prosegue il comunicato – lo stato di abbandono che ha favorito in questi anni sia la frequentazione da parte di tossicodipendenti che lasciano siringhe ed aghi sparsi nel verde, sia l’accumulo di materiali di ogni genere, carcasse di auto e di motorini, calcinacci, mobilia varia, carcasse di animali. Malgrado le innumerevoli segnalazioni effettuate  presso gli organi competenti, nel corso degli anni, nessun tipo di intervento è mai stato effettuato né programmato. L’area rientra nel Programma di Recupero Urbano di Acila – Dragona che prevede interventi di edilizia residenziale con relative opere a scomputo da parte dei soggetti privati, ma di tutti questi interventi previsti almeno per quelli compresi tra Dragona e Dragoncello, non si ha più alcuna notizia, neppure si riesce a far chiarezza sulle pertinenze e proprietà relative alle aree interessate”.

“Nell’attesa – incalzano e concludono i Comitati – di un incontro chiarificatore alla presenza dei tanti soggetti interessati , che consenta di definire gli interventi più opportuni da realizzare, i Comitati chiedono l’autorizzazione a poter usufruire sin da subito, della porzione di area inserita nella proposta 21 del P.r.U., destinata a verde pubblico, rendendosi disponibili a collaborare, con tutte le forze preposte per una sua immediata bonifica e proponendosi come possibili gestori nella successiva manutenzione”.