Al via l’Ufficio della Pace e del Dialogo

5 agosto 2015 | 14:00
Share0
Al via l’Ufficio della Pace e del Dialogo

Consigliere uscente Zannola: “Un persorso collegiale, un risultato storico che da identità e lustro al Territorio”

Il Faro on line – Si conclude un percorso intrapreso almeno una trentina di anni fa sul Territorio Ostiense, un obiettivo collegiale, bipartisan, voluto, sebbene a volte tra aspri confronti, da tutte le forze politiche, salutato e benedetto dal Prefetto Diocesano Mons. Giovanni Falbo. L’apprezzamento di ‘don Giovanni’, come affettuosamente lo chiamano tutti, ha una doppia valenza davvero importante. Innanzitutto come esponente di Santa Romana Chiesa e’ quindi una ‘garanzia’ di quella cultura del nuovo concordato che ha stretto in un patto storico Repubblica Italiana e Stato Vaticano verso il Laico Bene Comune.

Inoltre per gli sforzi che lui e il suo Vice don Franco De Donno hanno dedicato alla Preghiera Ecumenica, alla presenza di tutte le religioni sul territorio, che ogni anno fa incontrare le persone ormai da trent’anni a questa parte, e per la quale, a buon ragione, ha senso credere oggettivamente nella misericordia di un Dio che abbia visto, ascoltato e aiutato ad arrivare dove siamo ora. 

Oggi gli Uffici del X Municipio aprono le iscrizioni, questo il link dove trovare il bando istituzionale e che presto verrà diffuso su tutto il Territorio nei bandoni istituzionali. Sterili le pochissime polemiche sollevate da chi guarda la diversità, anche quella religiosa, con paura, in alcuni casi agitando i mostri del terrore; è bene invece sottolineare con forza e coraggio che il vero nemico sociale da debellare, dagli Stati di Diritto come dalle stesse Confessioni, non è in uno specifico Credo, ma è il fondamentalismo e l’integralismo, estremismi deliranti presenti in tutte le religioni e ideologie. In quest’ottica l’Ufficio/Tavolo della Pace e del Dialogo può rappresentare addirittura un mezzo di tutela dal terrorismo, dalla persecuzione di una religione, da un delirio di massa più o meno organizzato.

Insomma: in questo passo c’è la storia ostiense e un bel messaggio da dare a tutti, anche a Roma. Anche il nuovo Vescovo della zona Ostiense Mons. Paolo Lojudice, durante la visita pastorale presso la Parrocchia di Sant’Agostino Vescovo, si è espresso a favore di un dialogo locale di confessioni e culture ‘organizzato ‘ perché “c’è bisogno di Ecumenismo e Dialogo tra le Religioni nel segno delle rispettive identità” come “bisogno fisiologico” e questo a patto che non si cada in quello che definisce un ‘brodo generale’ . In tal senso l’Ufficio della Pace del X Municipio sarebbe addirittura una risorsa per gestire un corretto modus operandi. C’è quindi un parere trasversalmente favorevole e una linea di continuità che viene da lontano in questo traguardo.

Questo grazie innanzitutto agli sforzi della Prefettura Diocesana in Santa Monica quasi parallelamente alla realtà della Comunità di Sant’Egifdio lidense con le sue molteplici iniziative e la Scuola della Pace. Negli ultimi anni si è poi lavorato sia con l’Assessore alle Politiche Sociali Senatore Lodovico Pace, con l’ex Consigliere Stefano Salvemme, Monica Picca, Salvatore Colloca (l’onorificenza civica al reduce dai campi di concentramento nazisti Sami Modiano) sia grazie alle energie e alla volontà del Consigliere uscente, anche Presidente della Commissione alle Politiche Sociali e pari opportunità,Giovanni Zannola – ndr, di schieramenti diversissimi – che ha seguito tutto l’annoso iter e a cui si deve l’ultima firma del documento di delibera datato 30 Gennaio 2014. Ora sarà possibile avere un’occasione maggiore per lavorare in sinergia con centri di cultura locali, con le scuole e i servizi educativi.

“Credo ci sia la profonda necessità – dichiara Zannola –  di diffondere un clima di dialogo, speranza e pace, perchè si può convivere solo rispettando gli altri, conoscendo e apprezzando le reciproche diversità.” L’ex consigliere aveva sentito la necessità di portare nella Politica questo progetto – ci raccontava tempo fa – in Terra Santa guardando giocare a calcio i bambini di lì senza che essi guardassero alle differenze di religione. Ci rivela anche – non nascondendo amarezza e delusione – come per anni all’interno della sua compagine politica fosse stato quasi deriso per queste finalità ‘inutili’ e apostrofate anche come non positive da un Presidente del Municipio (ora agli arresti), almeno a parer suo, Cattolico.  

Ma va dato merito a Zannola di aver creduto e continuato con coraggio a sostenere Pace e Dialogo sebbene osteggiato da non pochi rappresentanti del suo Partito; oltre tutto,  ad onor del vero, va ricordato come davvero tutti, in barba a chi era al potere in quel frangente, hanno infine contribuito a questo importante strumento di civiltà e di buona politica, prezioso punto di arrivo e di nuova partenza, soprattutto da apprezzare oggi in un periodo decisamente nero per tutta Roma Capitale. Oggi il X Municipio di Roma ha una realtà istituzionale e amministrativa dove poggiarsi con solidità, dove al più presto progettare, programmare e organizzare (attraverso una piccola ma significativa spesa di bilancio) le azioni volte all’incontro tra varie religioni e culture, nel segno delle rispettive differenze, ma grazie a queste attività sportive, ludiche, culturali locali (secondo il principio di Pedagogia di Prossimità) che possano spezzare l’insidia del pregiudizio e l’ignoranza del pensiero unico con le quali la paura semina rapporti di forza, di selettività elittaria e discordia.

E così anche altre preziose realtà avranno la possibilità di raccordarsi in questa rete pubblica orchestrando quelli che fin’ora sono stati nobili azioni; potranno essere presenti all’ufficio la realtà scout pluriconfessionale del gruppo AssoRaider Ostia XIII Guido Marongiu, o l’Associazione Clemente Riva da sempre attiva anche in iniziative pluri confessionali e inter culturali. Sui valori fondamentali definiti dalla Costituzione Italiana non ha prevalso la separazione. Questo grazie agli  ostiensi, ma soprattutto grazie a Dio e alle Preghiere di tanti. Forse da questo si può ripartire.  

E così ciascuno ha messo un piccolo ma preziosissimo tassello, passando per Paolo Orneli, con  l’avventura giovanile di ‘Calumet della Pace’, all’azione Istituzionale e valorizzante delle Religioni e del Dialogo di Davide Bordoni (sua grande attenzione alle Confessioni come ad esempio l’iniziativa di collocare la targa in onore di Sant’Agostino in Aula Consiliare), fino ad arrivare alla firma da parte del Presidente Giacomo Vizzani del documento ‘Pacis in Terris’ tra i referenti locali delle religioni nel Castello Giulio II (Maggio 2012) e il riconoscimento ufficiale della realtà nata dal Progetto Pacis capitanato dalla Ciurma Associazione (la Rete Pacis in Terris); si può dire, a tal ragione, che in questo Ufficio si esprime a pieno la paternità di questo Territorio e parte della specifica vocazione ostiense ad essere anche, scrive Sant’Agostino,”De Civitate Dei”, la Città di Dio.

“Oggi c’è un Ufficio Pubblico veramente segno di civiltà, buona politica, importante pedagogia – dichiara Di Tomassi referente della Rete Pacis in Terris – strumento per tutti e per ciascuno, punto di arrivo e di partenza, migliorabile permanentemente ma che può essere considerato un concreto e istituzionale Ponte tra i Cuori e speriamo tra Cielo e Terra. Ringraziamo Dio”.