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Cozzolino risponde sulla vicenda amianto dell’Italcementi

Il Sindaco: "Con calma si potranno leggere le ulteriori risposte ricevute"

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Il Faro on line – “Strumentalizzare un tema cosi’ delicato come quello dell’amianto e’ eramente vicenda misera, che non merita ulteriori commenti. Mi preme invece far sapere alla città che l’Amministrazione comunale sta seguendo attentamente la vicenda amianto dell’Italcementi. Proprio lo scorso aprile, infatti, anche a seguito della precorsa corrispondenza tra Comune e AsL, sono state richieste ulteriori informazioni sulla pianificazione della rimozione dell’amianto dall’impianto, chiedendo inoltre di effettuare campionamenti dell’aria nelle adiacenze dell’ex stabilimento Italcementi ed in prossimità delle abitazioni site nelle vie perimetrali all’impianto dismesso, al fine valutare la qualità dell’aria con particolare riferimento alla eventuale presenza e/o concentrazione di fibre aereo – disperse” – lo dichiara il sindaco Cozzolino.

“Alle nostre richieste, – prosegue il comunicato – la AsL ha reso noto che nell’aprile 2013 erano stati rimossi e smaltiti kg.23.900 di amianto e che il programma di bonifica proseguirà nel prossimo mese di settembre 2015, previa rivalutazione delle condizioni della quota residuale di materiali contenenti amianto. La AsL ha inoltre risposto di avere effettuato nuovi campionamenti dell’aria all’ingresso dello stabilimento e di avere riscontrato valori nella norma. In occasione di questa seconda fase del piano di bonifica, chiederemo alla AsL di svolgere un sopralluogo congiunto nello stabilimento, oltre a ulteriori campionamenti dell’aria in più punti limitrofi allo stesso”.

“Se poi – conclude il Sindaco – gli esponenti dell’Associazione Spartaco, visto che parlano di bomba ad orologeria, hanno altre notizie e/o ritengono che la AsL sia meno informata di loro, sarebbe bene che adempiano al dovere civico di ogni cittadino presentando quantomeno un esposto agli enti competenti per portarli a conoscenza delle eventuali informazioni in loro possesso. Saremmo, ovviamente, pronti a chiedere i necessari chiarimenti e approfondimenti a tutela della salute. Ci interessa meno la visibilità della citata associazione sugli organi di informazione e sui social network”.

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