Rinnovate le ordinanze contro la prostituzione e gli accampamenti abusivi

5 agosto 2015 | 15:45
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Rinnovate le ordinanze contro la prostituzione e gli accampamenti abusivi

Multe per chi contravviene alle ordinanze

Il Faro on line – Il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha rinnovato l’ordinanza contro la tratta degli esseri umani e del loro sfruttamento sessuale e a sostegno della sicurezza stradale. L’atto – in vigore fino all’11 febbraio 2016 – riguarda tutto il territorio comunale e tutte le aree soggette a pubblico passaggio. Si fa particolare riferimento a Via Litoranea (ex Ss 601), Via Laurentina (Sp 95 b), Via Campo Selva (109 b), Via Pontina Vecchia (ex Sp 148) e Via Nazzareno Strampelli e sulle strade adiacenti (e nelle relative pertinenze stradali). Viene fatto divieto di eseguire brusche frenate o rallentare improvvisamente, di fare qualsiasi manovra repentina di accostamento o di fermata per chiedere informazioni, contrattare, concordare prestazioni sessuali a pagamento con prostitute o nei confronti di persone che, per l’abbigliamento o il comportamento, manifestano comunque l’intenzione di fornire prestazioni sessuali a pagamento. La multa per chi contravviene all’ordinanza è di 300 euro.

Un nuovo stop al campeggio abusivo e ai campi nomadi spontanei ad Ardea. Lo ha stabilito il sindaco Luca Di Fiori con una apposita ordinanza che sarà in vigore fino al prossimo 11 febbraio (l’atto già firmato in precedenza è stato rinnovato). Ci sarà infatti il divieto permanente di sosta, sia durante le ore del giorno che durante la notte, sulle aree pubbliche o private, comprese quelle gravate da uso civico, di campeggi abusivi di roulotte, caravan, camper e veicoli mobili trasformati in abitazione, ma anche con semplici tende o con qualsiasi altra modalità di insediamento con altre attrezzature. 

Nell’ordinanza, anche il divieto di scarico dei residui organici e delle acque chiare e sporche, comprese quelle degli autoveicoli che hanno appositi impianti interni di raccolta, sulle strade e aree pubbliche e aperte al pubblico e quelle private. Ai privati viene vietato di cedere, a qualsiasi titolo, aree di loro proprietà e competenza per lo stazionamento di campi del genere, senza che le stesse aree siano conformi alla loro giuridica destinazione urbanistica e che non siano adeguatamente fornite dei servizi minimi indispensabili per la sopravvivenza e attrezzate dal punto di vista igienico-sanitario. 

Chi contravverrà alle disposizioni si troverà a pagare una multa di 500 euro e a rimuovere la presenza abusiva. All’atto della contestazione i trasgressori sono tenuti a rimuovere gli eventuali rifiuti ed interrompere con immediatezza il comportamento scorretto e nel caso di inottemperanza, si procederà alla identificazione delle persone maggiorenni e alla loro denuncia all’autorità giudiziaria, ai sensi dell’articolo 650 Codice penale e al loro allontanamento coatto, con sgombero di tutti i veicoli illegittimamente occupanti le aree.