Velli (M5S): “Discutere questo bilancio non aveva senso”

10 agosto 2015 | 06:10
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Velli (M5S): “Discutere questo bilancio non aveva senso”

Per il M5S il bliancio preventivo comunale per il trienno è fatto di promesse e castelli di carta per far quadrare i conti

Il Faro on line – “Quando si è cominciato a parlare di bilancio 2015, ho preso il Piano Triennale delle Opere 2014-2016 per confrontarlo con il nuovo Piano 2015–2017 che ci è stato consegnato ed ho chiesto l’aiuto dei cittadini per verificare se le opere promesse fossero state davvero realizzate” ha dichiarato la consigliera comunale Fabiola Velli, portavoce M5s Fiumicino. “Solo nel 2014 – aggiunge – si trattava di 46 milioni di euro da destinare a molti e diversi interventi sparsi nel nostro vasto territorio. Di questi, 15 milioni sarebbero dovuti arrivare dalla Regione Lazio, 13 milioni da finanziamenti privati e 12 milioni da entrate comunali, più altre somme minori provenienti da Provincia e altro”.

“Il quadro che si è composto grazie alle segnalazioni di tutti è davvero fallimentare – ribadisce Velli – per il 2014 i cittadini hanno segnalato opere mai realizzate per un valore di almeno 20 milioni di euro, cioè quasi la metà del totale delle opere previste per quell’anno. Dalla installazione di pannelli fotovoltaici per 1 milione di euro in vari istituti pubblici, alla realizzazione del canile comunale, alla sistemazione di Villa Guglielmi, al Centro Raccolta di Parco Leonardo e Aranova, al percorso ciclo pedonale sugli argini del Tevere, alla videosorveglianza delle discariche abusive sul territorio, all’acquisto degli EcoBox, alla costruzione delle nuove scuole materne di Aranova e Torrimpietra; e ancora al collegamento fra via Rospigliosi e via Castel Sangiorgio e fra Trincea delle Frasche e il Lungomare della Salute: è lungo l’elenco delle opere che avrebbero dovuto essere realizzate o almeno cominciate nel 2014, e che purtroppo invece dalle segnalazioni degli stessi abitanti risultano inesistenti”. 

“Ed ecco che nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2015–2017 appena presentato – rende noto la consigliera comunale M5S – tornano ad essere programmati i Centri Raccolta della zona sud, la sistemazione di Villa Guglielmi, il collegamento fra via Rospigliosi e Castel San Giorgio, la riqualificazione del Lungomare della Salute e molte altre vecchie opere elencate con nuove definizioni, in una giostra infinita e senza senso. Questa volta la cifra destinata è ancora maggiore: 96 milioni di euro di cui ben 43 milioni derivanti da capitali privati che non sono ancora entrati nelle casse comunali”. 

“È evidente – sostiene Velli – che questa situazione ha delle conseguenze pesanti sotto diversi aspetti. In primo luogo lo stato di degrado ed abbandono in cui versa il nostro Comune è una realtà talmente evidente da non poter essere piuù camuffata con qualche articolo stampa ed un bilancio che è solo formale. I cittadini si sono stancati di credere alle parole di chi elenca grandi successi quando basta guardarsi intorno per vedere degrado, incuria, mancanza di illuminazione, strade non asfaltate da anni e disservizi di ogni genere, mentre l’unica certezza è l’aumento di tasse e tariffe. Chiacchiere e promesse non sono più sufficienti ed i fiumicinesi sanno bene in quali condizioni devono vivere ogni giorno. In secondo luogo l’impressione è che queste ingenti somme che dovrebbero entrare nelle casse comunali dai vari enti ma che poi di fatto non vengono assegnate, siano utili certo a far tornare i conti del bilancio sulla carta, ma inesistenti come i castelli in aria dei bambini”. 

“Ancora una volta il Piano comprende opere necessarie e urgenti che l’Amministrazione Comunale all’inizio di ogni anno promette di realizzare ma che invece poi non vengono fatte attribuendo sempre la colpa ai fondi che non sono arrivati o a qualcun altro. Perciò ci siamo resi conto che discutere questo bilancio preventivo non ha senso, perché si parla del nulla. Esisterebbero molti altri modi di recuperare fondi che se solo si volesse potrebbero essere messi in atto. Per fare alcuni esempi si potrebbe esigere il pagamento dei parcheggi nelle zone balneari, cosi come si fa nella maggior parte dei Comuni italiani. Si potrebbe procedere alla riscossione dei canoni patrimoniali non ricognitori, (indennizzo per passaggio condotte ENI, etc.) così come richiesto dalla mozione del M5s del 21 gennaio 2015, che hanno già fruttato in un anno 2 milioni di euro al Comune di Pomezia, ben più piccolo e meno sfruttato di Fiumicino. Si potrebbero chiedere alla Regione Lazio i fondi Iresa per il sistema di monitoraggio acustico, ed eventualmente indennizzare anche la popolazione che vive nei d’intorni dell’aeroporto e che invece sono stato utilizzati per far fronte alla crisi occupazionale dell’Alitalia. Ma questa Amministrazione ha scelto invece di continuare a far pagare solo i cittadini”.

“Quindi riteniamo giusto – conclude Fabiola Velli – che sia Montino con tutta la sua maggioranza ad assumersi il peso della sua gestione fallimentare e delle tante promesse, sbandierate dagli articoli di propaganda e mai mantenute”.