‘Pomezia Riparte Adesso’: osservazioni al bilancio di previsione 2015

14 agosto 2015 | 08:18
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‘Pomezia Riparte Adesso’: osservazioni al bilancio di previsione 2015

L’ex assessore Maniscalco: “Ci sono tanti aspetti che il Sindaco deve ancora spiegare”

Il Faro on line – “Dopo i recenti spot pubblicitari sulla cosiddetta chiusura in attivo del Bilancio consuntivo 2014, ho avuto modo di esaminare la proposta di Bilancio di previsione 2015 sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale e, nonostante l’apporto di alcune azioni correttive per evitare futuri squilibri, ho trovato ancora una volta anche in questa programmazione una serie di previsioni di entrata un po’ troppo ottimistiche che potrebbero creare in futuro delle passività nel bilancio consuntivo 2015, a meno di azzardati artifizi contabili” – lo dichiara l’ex assessore alle Politiche Finanziarie Antonio Maniscalco.

“Entrando nel merito, in primo luogo, faccio notare che anche quest’anno il Bilancio di previsione viene portato in approvazione dopo ben 7 mesi dall’inizio dell’anno 2015, – prosegue la nota – quindi con una gestione contabile in dodicesimi, da gennaio a luglio. Per ciò che riguarda strettamente i numeri invece, ed in particolare le entrate, voglio evidenziare che alcune delle somme previste da incassare a dir poco inattendibili, e ciò non soltanto per noi dell’Associazione Pomezia Riparte Adesso! ma ed in particolare anche per il Collegio dei Revisori dei Conti che nel loro parere del 7 luglio scorso (Prot. n. 59010) sulla proposta di previsione 2015 così testualmente si esprimono”.

“Riguardo il recupero sull’evasione Imu degli anni pregressi, risulta una previsione di € 10.200.000,00 per la quale non si rinvengono i necessari elementi accertativi. (In sintesi non incassabili);Il Collegio ha già avuto modo di rilevare che accertamenti sul recupero dell’evasione appaiono eccessivi e ingiustificati in quanto il gettito susseguente si è sempre rilevato insufficiente e l’azione di recupero da parte dell’amministrazione è risultata limitata e priva di riscontri sostanziali (a conferma di quanto sopra dichiarato).
Conseguentemente l’imputazione di € 10.200.000,00 risulta sovrastimata e si invita l’amministrazione alla riduzione delle spese fino a quando non si realizzeranno concretamente tali previsioni. (A garanzia e tutela)La suddetta previsione di recupero evasione risulta ancor più improbabile se consideriamo che, la Tassa Municipale Propria è entrata in vigore nel 2012, soltanto da tre anni.
Quindi, avendo avuto un gettito medio effettivo di circa € 24 milioni/anno nei tre anni di vigenza, con una previsione di recupero di € 10.200 milioni significa che c’è stata una evasione/elusione di circa 3,5 milioni/anno, pari a circa il 15 % l’anno, di fatto una stima quantomeno azzardata che potrebbe risultare molto penalizzante per l’amministrazione comunale in fase di redazione del Bilancio consuntivo 2015″. 

“Senza considerare – afferma Maniscalco – se negli anni 2013 e 2014 ci sia già stata una azione da parte dalla soc. Andreani incaricata dal Comune di Pomezia per il recupero sull’evasione Ici, Imu, Tarsu, etc.Ed inoltre, anche nel merito della previsione sul gettito IMU per l’anno corrente di € 23,994 milioni, in rilevante aumento rispetto all’accertato 2014 di € 18,805 milioni (+ 5,188 milioni di euro), il Collegio dei Revisori dei Conti ritiene che lo stesso stanziamento appare eccessivo rispetto all’accertato 2014.
Obbiettivamente però si può notare che, diversamente alle stime fatte sul recupero evasione imu, per ciò che riguarda il recupero evasione TARSU, si è opportunamente provveduto alla riduzione del gettito già previsto nel 2014, passando da € 10,6 milioni a € 1 milione per il 2015, con una riduzione di € 9,6 milioni, a conferma che la precedente previsione era nettamente sbagliata.Per quanto riguarda invece le previsioni di entrata per l’alienazione dei diritti di superficie in diritto di proprietà nelle aree di 167, appare chiaro che si continua a fare gli stessi errori nella stima delle entrate.Difatti, nonostante l’esperienza fatta nel 2014 dov’era stata prevista una entrata di € 2 milioni, con un effettivo incasso però di soli € 178 mila, è stato ritenuto opportuno perseverare nell’errore prevedendo nuovamente un’entrata di € 1,5 milioni per il 2015 che, essendo ancora troppo sovrastimata, ovviamente non sarà mai incassata”.

“A conferma di quanto sopra voglio precisare che,- continua il comunicato – mancando solo 5 mesi alla fine dell’anno e considerando anche un costo minimo a pratica di circa € 5 mila, da oggi al 31 dicembre dovrebbero aderire al riscatto dell’area quasi 300 proprietari di immobili della 167, fermo restando una efficiente ed efficace operatività degli uffici urbanistica e dei notai, per riuscire a smaltire la lunga fila di richiedenti. Sempre che, la modifica dei criteri di calcolo del corrispettivo da pagare per l’eliminazione dei vincoli convenzionali per la trasformazione e la cessione del diritto di superficie in diritto di proprietà e gli sconti fino al 50% approvati dalla Giunta nel giugno scorso, dia come risultato una sostanziale riduzione degli importi da pagare, rispetto a quelli stabiliti nel 2012.
Di fatto, dai conti di cui sopra ci sarebbero un totale di € 16,888 milioni che con molta probabilità non saranno totalmente incassati, con conseguenze negative nel debito del Comune di Pomezia, direttamente proporzionate all’esposizione economica a rischio avvenuta nel corso del 2015. Ritengo quindi che, proprio a fronte di quanto sopra descritto, nonostante che le entrate siano state ridotte  di 5 milioni di euro, da 70 milioni del 2014 a circa 65 milioni per il 2015, la previsione del Titolo 1° (Entrate Tributarie) è, a mio avviso, ancora eccessiva e inattendibile”.

“Consiglio quindi al Sindaco Fucci – continua Maniscalco – di far impegnare e spendere la risorse comunali a fronte soltanto di effettive entrate, evitando così eventuali disavanzi di bilancio. Quanto sopra soprattutto perché in fase di approvazione del prossimo bilancio consuntivo 2015 non sarà più possibile usufruire ed utilizzare l’efficace escamotage contabile dall’eccezionale effetto mediatico, utilizzato nell’approvazione del bilancio consuntivo 2014.Che ha reso possibile un avanzo di bilancio di € 4.171.529,90 però poi ridotto a € 2,257 milioni in fase di armonizzazione contabile e la cancellazione dei residui attivi e passivi al 31/12/2014, di cui peraltro ben € 1,397 milioni di Fondo Cassa; di fatto quindi, un avanzo di bilancio di soli € 860 mila, sul quale comunque ci sarebbe ancora molto da discutere.
Un’abile manovra contabile resa possibile soltanto e grazie al D.Lgs n. 118/2011 che, con il mantenimento di crediti per € 123,904 milioni di fondo crediti di dubbia e difficile esigibilità, ha determinato un disavanzo di € 125,819 milioni, per il quale l’amministrazione ha disposto un piano trentennale di ammortamento, dal costo annuo di € 4,193 milioni.Difatti, a conferma di quanto sopra i Revisori dei Conti concludono la loro relazione sulle entrate facendo le seguenti osservazioni conclusive”.

“Riguardo l’effettiva potenzialità di gettito nell’ambito corrente – incalza l’ex assessore – il Collegio ritiene che talune componenti, in particolare per il recupero sull’evasione, abbiano una impostazione di potenzialità.Riguardo il mantenimento degli equilibri, si raccomanda di non effettuare accertamenti in entrata privi dei requisiti di legge. In merito verranno effettuate ampie verifiche sulle procedure attuate per la determinazione delle entrate;In assoluto non potranno più essere accumulati residui attivi mancanti della legittimazione giuridica alla riscossione;Valuti attentamente l’ente di rettificare gli stanziamenti in uscita al venir meno della sostenibilità e realizzabilità delle entrate.
Per ciò che riguarda le spese invece ritengo sia sufficiente citare quanto testualmente scritto dai Revisori nel loro parere:”Da un primo approccio di raffronto con la spesa prevista dal Titolo 1° per l’annualità 2015 di € 73,006 milioni nei confronti delle annualità 2013-2014, rispettivamente di € 72,084 milioni 3 € 68,250 milioni, non si ravvedono diminuzioni di spesa”.

“Pertanto – conclude Maniscalco – aspettiamo quindi che il Sindaco Fucci porti all’attenzione del Consiglio Comunale il bilancio consuntivo 2015 al fine di verificare con esattezza l’operato 2015 di questa amministrazione a 5 Stelle.Sperando che nel frattempo non ci siano ancora particolari agevolazioni normative come con il D.Lgs n. 118/2011, intelligentemente utilizzato nella stesura del bilancio consuntivo 2014.Per questo, sempre nella loro relazione, i Revisori dei Conti scrivono che, in sede di consuntivo 2015 andranno riconsiderati e ridefiniti gli importi dei residui attivi esistenti al 31/12/2015 con il correlato fondo crediti di dubbia esigibilità (€ 123,904 milioni).

Correttamente va anche precisato che l’Amministrazione Comunale ha messo in atto una serie di azioni per ridurre le spese, tagliando i costi di gestione dell’università ed i costi per l’affitto dei locali utilizzati ad uffici comunali, senza fare però alcun investimento nella realizzazione di nuove opere pubbliche, continuando ad usufruire delle opere per  oltre 10 milioni di euro, già avviate dalla passata amministrazione attraverso i finanziamenti regionali del plus che sta permettendo a questa Città e al Sindaco Fucci di ottenere e inaugurate una serie di importanti opere pubbliche (Strade, asili nido, scuole materne, piste ciclabili, marciapiedi etc.)”.