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Cgil Funzione Pubblica: “La sanità pontina è al collasso” 

Compagno e Briganti: "Non si attuano soluzioni reali ai problemi della carenza di personale"

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Il Faro on line – “La situazione della sanita’ pontina tende sempre piu’ a mostrare le proprie criticita’ sia sul piano dell’organizzazione dei servizi che sulla corretta gestione del personale. Alla ripresa dell’attività dopo il periodo estivo, caratterizzato ancora una volta da condizioni invivibili degli utenti e dei lavoratori, risulta irrimandabile attivare il confronto negoziale per definire un percorso capace di invertire la tendenza e superare la gestione autoreferenziale dell’Amministrazione” – dichiarano il Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil Latina, Maria Cristina Compagno e il Segretario Generale della Camera del Lavoro Frosinone – Latina, Anselmo Briganti. “

“Più volte è stata investita la Direzione Generale sulle  problematiche relative all’incremento della popolazione nel periodo estivo nella nostra Provincia, senza peraltro ottenere riscontri adeguati capaci di incidere, anche parzialmente, sulla problematica – informano Compagno e Briganti -. Basta aver presente i dati della settimana di Ferragosto, che non lasciano dubbi sulla necessità di intervenire, poche le persone in attesa, circa dieci in media, ma moltissime in trattamento per l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, che ancora una volta si conferma tra i più affollati per numero di pazienti in trattamento. Preso d’assalto anche il Fiorini di Terracina, con numeri di persone al Pronto Soccorso da far invidia a strutture ben più importanti. Dati questi, che confermano il  grande afflusso di turisti sul lungomare pontino”.

“L’assenza di politiche orientate alla soluzione dei problemi ed a un attenta programmazione dei servizi – continua il comunicato -, trova nella mancanza di definizione del fabbisogno di personale una ulteriore conferma. Tutte le Asl devono definire il personale necessario a far funzionare i servizi e portarli al confronto con le Organizzazioni Sindacali prevedendo anche la copertura dei turni con il rispetto degli orari di lavoro superando così gli turni massacranti per i lavoratori ma nella Asl pontina stiamo ancora aspettando di capire cosa pensano di fare e con quale personale, dimostrando tutti i limiti dell’atto aziendale che oltre essere stato scritto deve essere realizzato”. 

“Infine – concludono i segretari – vorremmo sapere se Latina debba rispondere all’esigenza dei cittadini esclusivamente con i Pronto Soccorsi, creando situazioni di panico come è accaduto nei giorni scorsi proprio al Fiorini. Oppure se, in coerenza con gli indirizzi della Regione Lazio e con l’atto Aziendale, la Asl intende ed è capace di rispondere in modo differito, ai vari bisogni attraverso l’attivazione dei servizi territoriali, articolati almeno sulle 12 ore, capaci da inviare ai Pronto Soccorsi le vere emergenze e di rispondere ai casi meno gravi”.

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