Mafia Capitale: i cimiteri di Ardea non trovano pace

20 agosto 2015 | 06:00
Share0
Mafia Capitale: i cimiteri di Ardea non trovano pace

Intanto i cittadini, per non creare problemi, cercano di non usufruire del cimitero provando a campare il più a lungo possibile”

Il Faro on line – Ha agitato non poco i cittadini del comune di Ardea la notizia della cattura di alcuni ricercati componenti della famiglia Taffo, tutti latitanti in quanto sfuggiti alle catture eseguite nel secondo blitz dell’inchiesta di “Mafia Capitale” nella mattinata dello scorso 30 luglio. I catturati, operanti nel settore delle pompe funebri. Non è escluso che la Dda possa aprire qualche inchiesta su questi imprenditori romani, che ad Ardea hanno vinto, circa un anno fa, l’appalto per la custodia e manutenzione dei cimiteri rutuli, appalto che proprio il 22 luglio il comune ha revocato se pur assegnato alla Taffo in maniera provvisoria.  

Fin dall’epoca in cui la ditta prese in consegna il cimitero, ci furono diversi ricorsi al Tar Lazio da parte di altri concorrenti, oltre al fatto che a reclamare furono diversi titolari di agenzie di pompe funebri che non ritenevano che chi doveva gestire i cimiteri, non poteva essere anche titolare di agenzia di pompe funebri.
Oltre al fatto che, con accuse tutte da provare, erano già indagati per l’appalto delle camere mortuarie dell’ospedale Sant’Andrea, con l’arresto successivamente del direttore generale del nosocomio.  

Purtroppo i cimiteri di Ardea non trovano pace. qualche anno fa sono stati rinviati a giudizio alcuni dirigenti, funzionari, tecnici comunali, imprenditori di pompe funebri e politici per una storia di tangenti. Altra storia legata al cimitero, il sequestro, per lavori edili  abusivi, per la costruzione di nuovi loculi, che ancora oggi sono mancanti tanto che non andrà a lungo che le salme verranno depositate nella chiesetta del cimitero non essendoci più loculi.

Qualche salma più fortunata occupa loculi di amici e parenti che spesso per sopravvenute esigenze, devono essere riconsegnati ai legittimi proprietari, tanto che le salme vagano da un fornetto all’altro per anni. Un ex dipendente comunale cambiò ben sei fornetti nel giro di un paio di anni.  

Oggi con la storia della cattura dei “Taffo” il problema dei cimiteri di Ardea riappare tristemente sulla cronaca nera. Purtroppo i politicastri indigeni, da parte loro ancora non hanno trovato un accordo se costruire nuovi fornetti o bandire una gara per un projet finance.
Intanto i cittadini per non creare problemi agli inconcludenti consiglieri, cercano di non usufruire del cimitero cercando di campare il più a lungo possibile.

Luigi Centore