Continua l’usanza delle discariche a cielo aperto

29 agosto 2015 | 07:30
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Continua l’usanza delle discariche a cielo aperto

Incendiato un cumulo di rifiuti, pronto l’intervento dell’associazione Angez

Il Faro on line – Martedì sera l’incendio su via dei Monti del Lupo all’incrocio con via di Pratica di Mare, dove una perenne discarica a cielo aperto fa da cornice alla strada nel cui lato riposa una carcassa di animale. Discarica piu’ volte segnalata dal Magg d’Alessandri comandante della squadra ambiente della municipale, malgrado cio’ nessuno provvede a farla ripulire, cosi’ che qualche incosciente ha pensato bene di dargli fuoco facendo alzare un denso fumo nero sprigionato anche da copertoni di automobili abbandonanti in loco.

Sul posto a vigilare e a regolamentare il traffico i volontari dell’associazione ecologica Angez. Accompagnati da un cercatore di funghi, un cinquantenne con capelli bianchi ed un simpatico grosso capoccione, siamo andati a fotografare una discarica a cielo aperto di eternit ed altro abbandonato lungo la strada sterrata che si immette su via Litoranea all’angolo con la recinzione di un vasto vivaio che confina con il  Fosso del Diavolo poco dopo la strada che porta all’Oca Giuliva andando da Ardea a Lido dei Pini.

Uno scempio un disastro ambienta annunciato se non si provvede subito. Il nostro accompagnatore ci chiede: “È possibile che nessuno ha visto nulla? Le solerti guardie ambientali di tutte le associazioni, la municipale i carabinieri di zona, hanno denunciato questo scempio e questo disastro ecologico? Se lo hanno fatto si chiede il nostro fungarolo, che iniziative hanno preso per la mancata esecuzione del ripristino dei luoghi ?”.

E con lui se lo sono chiesto quanti transitavano su quella strada che hanno concluso facendoci vedere che hanno anche affisso un cartello con scritto “vietato gettare rifiuti” (infatti hanno gettato amianto. Ardea è sempre più abbandonata con un territorio incontrollato dove in alcune zone come mostrano queste immagini si può fare di tutto. Purtroppo il territorio è invaso da discariche a cielo aperto che per bonificarle non ci basterebbero oltre i 15 milioni di euro (stima dell’ufficio ambiente) discariche non soltanto di ingombranti, anche di materiali tossici nocivi quale l’amianto. Queste discariche abbondano nei 706 ettari demaniali, e in buona parte del territorio e spesso lungo strade altamente transitate come quella di via Forlì segnalata dall’ex comandante la stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo.

Purtroppo mai nessuno ha pensato di bonificarle. I cittadini della zona sono intenzionati a presentare una petizione al solerte e preparato assessore Roberto Matricardi che più volte come giornalista si è interessato di problemi  ecologici, (anche lui è stato inascoltato) inoltre l’ultima discarica venuta alla luce almeno a noi è di questa mattina ed è situata nell’area di della frazione di Tor San Lorenzo zona ben conosciuta dall’assessore. Purtroppo dopo questi fatti come si può prendere in considerazione il suggerimento di altolocati politici locali di essere e pensare positivo. Ad onor del vero, questa volta non prendiamocela con il sindaco che è il potente del paese, ma non l’Onnipotente che può stare in ogni luogo, soltanto che dovrebbe cacciare gli incapaci che non vedono, non sentono e non parlano.

Luigi Centore