CasaPound: “Continua la lotta al commercio abusivo”

2 settembre 2015 | 14:45
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CasaPound: “Continua la lotta al commercio abusivo”

Marsella: “Un territorio che si ritrova una pesante etichetta di mafia dopo la scellerata gestione del Pd”

Il Faro on line – “Scendete in piazza con noi, uniti possiamo riprenderci Ostia e strapparla al malaffare riscattando un territorio che si ritrova una pesante etichetta di mafia dopo la scellerata gestione del Pd ” – lo dichiara Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano. Dopo aver ottenuto ieri lo sgombero di un accampamento di immigrati presso la spiaggia del Curvone, continua un’attività incessante sul territorio del X Municipio.

“Venerdi alle 10 – spiega Marsella – saremo in via Oletta per impedire i mercatini rom abusivi ancora una volta mentre sabato torneremo in via dei Remi dalle ore 18 con un presidio e proseguendo la raccolta firme contro il degrado in una zona, quella adiacente alla stazione Lido Centro, che è da anni ostaggio di immigrati. Mi rivolgo ai cittadini di questo territorio perché solo con il loro contributo possiamo portare un cambiamento vero, che vada oltre la protesta e gli interessi dei partiti.
Contattateci, incontriamoci, conosciamoci e scendiamo in piazza: come nel caso dei mercatini rom di via delle Sirene e dello sgombero degli accampamenti abusivi alla spiaggia del Curvone, si possono ottenere risultati e ridare dignità ad Ostia dopo le recenti vicende”.

“Da mesi riceviamo segnalazioni dei residenti del quadrante di via Oletta e viale della Vittoria – ha aggiunto Carlotta Chiaraluce, portavoce di Cpi nel X Municipio – per la presenza degli stessi mercatini rom che stiamo combattendo da mesi in via delle Sirene e che abbiamo fortemente disincentivato. Ci sembra giusto non abbandonare i cittadini a sé stessi considerato che le istituzioni ignorano il problema. Proprio per questo stesso motivo torneremo in via dei Remi invece sabato, dove siamo impegnati in una raccolta firme insieme a residenti e commercianti per ristabilire delle regole in una zona che vive tra immigrati che bivaccano e si ubriacano dalla mattina alla sera ed esercizi commerciali in mano straniera dove tutto è lecito e che vendono materiali di dubbia provenienza già al centro di scandali”.

Gli italiani stanno vendendo le loro case e se ne stanno andando, i pochi commercianti di Ostia rimasti chiudono. La nostra presenza sabato – conclude Chiaraluce – sarà anche simbolica perché non possono esistere quartieri dove i residenti hanno paura e non può sventolare il tricolore”.