Politiche d’accoglienza, venerdì 11 si marcia anche a Fiumicino

10 settembre 2015 | 16:30
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Politiche d’accoglienza, venerdì 11 si marcia anche a Fiumicino

Partenza alle 17:30 da Piazzale Mediterraneo, arrivo a Parco Bezzi. Daniele Taurino (MN): “Scalzi come Gandhi, per i migranti”

Il Faro on line – In marcia a piedi nudi per esprimere solidarietà alle donne e agli uomini che fuggono dalla guerra e dalla violenza. L’iniziativa, partita da Venezia e che coinvolgerà oltre 60 città italiane, si terrà domani anche a Fiumicino (dalle 17:30 in Piazzale Mediterraneo, con un corteo simbolico fino al Parco Bezzi). Hanno già aderito molte associazioni e singoli all’appello rilanciato localmente dal Movimento Nonviolento: “Scalzi (per chi non se la sente consigliamo comunque scarpe aperte) come Gandhi per i migranti – afferma il responsabile del Movimento Nonviolento Daniele Taurino – marceremo esprimendo con le bandiere della nonviolenza e cartelli arcobaleno la nostra persuasione all’accoglienza e alla convivenza interetnica. Silenziosi nel rispetto della tragedie che stiamo vivendo; convinti, come ci ha insegnato Capitini (ideatore e realizzatore della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli nel 1961), che la marcia non è una cosa fine a se stessa, ma può produrre onde che vanno lontano e non si sa dove arriveranno”.

L’iniziativa è stata subito ben accolta dal Gruppo “Io,Noi” da anni attivo sul fronte dell’immigrazione sul territorio e si è poi felicemente allargata all’adesione di molte realtà territoriali come la Croce Rossa di Fiumicino e l’associazione di Protezione Civile “Nuovo Domani” che sfileranno entrambe nello loro divise, l’associazione “Photografare” che si occuperà della documentazione fotografica, l’associazione Italia-Bangladesh, l’associazione “5 ottobre”, Ciao Onlus, i Buddhisti di Fiumicino, Rete Stand Up di Ostia, Associazione “L’attimo”, Focus – Casa dei Diritti Sociali, Oltrefrontiere, Scuola di Pace, Movimento Comune Autonomia e Libertà, Sel di Fiumicino, Fiumicino Antifascista, associazione Onda Democratica.

Le dichiarazioni di alcune delle associazioni aderenti

Vincenzo Taurino (Gruppo “Io,Noi”): “Le crisi umanitarie, le cui cause più frequenti sono rappresentate dai conflitti armati, in un contesto di crisi economica globale, sono diventati dei veri moltiplicatori dei flussi migratori. La nostra risposta non può e non deve essere la vecchia retorica nazionalista della chiusura delle frontiere, bensì la costruzione di una nuova socialità, con precisi impegni politici dal locale all’internazionale, fondata sui valori della solidarietà e della nonviolenza”

Flavio Tannozzini (Ciao Onlus): “Mentre aspettiamo che aprano le parrocchie, come ha chiesto Papa Francesco, tra di noi c’è già chi ha aperto la propria casa…marceremo domani per sensibilizzare la comunità all’accoglienza come impegno personale e quotidiano”

Luisa Grandi (Associazione “5 ottobre”): “Siamo un’associazione formata da un direttivo tutto al femminile: mamme nonne mogli e figlie. Partecipiamo a questa marcia perché noi abbiamo deciso da che parte stare…dalla parte di chi chiede un aiuto e non un rifiuto”

Diego Gianella (Rete Stand Up): “Sono stati condivisi post, foto Di bambini, video ed articoli…Ora è arrivato il momento di esserci e di scendere giù in strada! Non servono né likes né condivisioni social…ma solo tanta, ma tanta, cittadinanza attiva”.

Massimo Fidale (“L’attimo”): “I pregiudizi sulle frontiere e sul razzismo sono voluti dalle multinazionali delle guerre, sono uno strumento di terrore collettivo che ha innescato di fatto ed invisibilmente agli occhi dei molti una distruzione dell’ umanità più debole ed indifesa…ma seppur flebile la nostra voce, noi ci siamo e cercheremo di essere vicini  a chi ne ha bisogno, sia esso straniero, perseguitato politico, rifugiato, vittima dell’omofobia o del razzismo”

Il consigliere comunale Maurizio Ferreri e il presidente Domenico Perna (Cal): “Partecipiamo con piena convinzione a questa marcia. Sono mesi che ci battiamo contro l’orrenda campagna mediatica che cerca con una demagogia razzista di innescare una guerra fra poveri. Dobbiamo creare le giuste condizioni per un’accoglienza familiare, per una reale convivenza. Partendo dai territori, come il nostro, discutendo e programmando seriamente e investendo concretamente sul futuro plurale della nostra società”

Bonanni e Petrillo (Sel di Fiumicino): “Parteciperemo come Sel alla marcia di venerdì, non possiamo continuare a far finta di non vedere. Marciamo per solidarietà con chi è costretto a rincorrere speranza e spesso trova solo la morte, ma ci mettiamo in cammino anche per richiedere politiche serie e responsabili all’Europa e all’Italia”

Fabio Campolongo (Fiumicino Antifascista): “Siamo coinvolti in prima persona per testimoniare la nostra solidarietà e sbandierare per quanto possibile i valori dell’eguaglianza e della fratellanza fra i popoli. Certi che nel 2015 non si possa considerare un reato avere la libertà di scegliere se andarsene dal proprio Paese in guerra sperando in un futuro migliore per i propri figli”.

Le richieste concrete in punti:

Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.