Rifiuti, la cultura della differenza

10 settembre 2015 | 07:30
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Rifiuti, la cultura della differenza

La consigliera Antonelli: “I rifiuti vanno differenziati non bruciati”

Il Faro on line – “Ho voluto essere presente all’iniziativa Zero Waste Lazio svoltasi davanti Montecitorio. In tutta Italia sono tantissime le amministrazioni che si sono impegnate per attuare la raccolta differenziata. In molte realta’ si sono gia’ raggiunti risultati importanti, che testimoniano come la riduzione, il riutilizzo, riciclo e recupero dei materiali rappresentino una sfida ardua ma possibile da vincere. La stessa amministrazione di Fiumicino sta puntando molto sulla raccolta porta a porta non senza difficolta’, ma nella convinzione che sia davvero l’unica strada per lo smaltimento corretto e sostenibile dei rifiuti”- lo ha dichiarato la consigliera comunale di Fiumicino Erica Antonelli.

“Purtroppo – spiega Antonelli – con la politica di incenerimento contenuta nello Sblocca Italia corriamo il rischio di vanificare questi sforzi, di allontanarci dalle direttive europee in materia, di danneggiare l’ambiente e, conseguentemente, la salute dei cittadini. Il Consiglio Comunale di Fiumicino ha già da tempo approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui la nostra amministrazione si dichiara contraria all’incenerimento come mezzo per risolvere il problema dei rifiuti e, più specificatamente, contraria anche alla sola ipotesi di accensione dell’inceneritore di Malagrotta, che allunga la sua ombra velenosa sui territori della Valle Galeria e di Fiumicino”.

“Sono sempre più convinta – informa la consigliera – che gli incentivi pubblici non debbano andare a finanziare fonti energetiche obsolete e dannose ma piuttosto puntare sull’innovazione tecnologica e sulla promozione di fonti energetiche davvero sostenibili e pulite”.

“La crescita economica, demografica e dei consumi – conclude la Antonelli -, l’inquinamento e la questione climatica impongono infatti un nuovo paradigma economico, in cui il capitalismo sfrenato del prendere-trasformare-buttare lasci spazio ad una forma economica rigenerativa e circolare in cui il rifiuto diventa nuova materia da reinserire nel processo produttivo, non da bruciare”.