“Benvenuti su questa spiaggia”, il Pontile di Ostia si anima a sostegno dei migranti

13 settembre 2015 | 10:41
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“Benvenuti su questa spiaggia”, il Pontile di Ostia si anima a sostegno dei migranti

Manifestazione organizzata da La scuola di Pace e la comunità siriani di Roma, con il sostegno di Ancis Politeia e del Movimento Nonviolento Litorale Romano di Fiumicino 

Il Faro on line – Dare voce ai migranti per non dimenticare le morti del Mediterraneo, ma anche per continuare a fare informazione, per ricordare che chi affronta un viaggio potenzialmente mortale sta scappando da una condizione di cui forse di sa ancora troppo poco. Dopo la “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” che si è svolta anche a Fiumicino e Civitavecchia, il litorale romano tiene alta l’attenzione sul tema immigrazione.

Domenica 13 settembre 2015 Ostia apre così il suo pontile alla manifestazione “Benvenuti su questa spiaggia, organizzata da La scuola di Pace e la comunità siriani di Roma, con il sostegno dell’associazione Ancis Politeia e del centro territoriale del Litorale Romano del Movimento Nonviolento. L’evento avrà inizio alle 17,00 sul pontile della cittadina e vuole essere “la commemorazione delle persone morte nel mare”, commenta Marinella Fiaschi, volontaria dell’associazione “La scuola di Pace”.

Durante la serata ci sarà un momento di commemorazione durante il quale dal pontile verranno lanciati fiori in memoria dei morti del Mediterraneo e alcuni membri della comunità siriana porteranno la loro testimonianza sulla situazione del loro paese d’origine e sul perché dalla Siria si debba scappare, anche a costo di rischiare la morte in mare.

Marinella Fiaschi racconta di come queste testimoniante saranno tenute da persone di origine siriana che vivono in Italia da molti anni “che hanno già figli nati in Italia”, perché è molto difficile trovare siriani appena “sbarcati” che vogliono raccontarsi in quanto “temono per i loro parenti ancora in Siria”. 

“È importante – aggiunge Daniele Taurino del Movimento Nonviolento – che il momento di indignazione collettiva si traduca in azioni concrete fondate sul metodo della nonviolenza”.

“Infatti, – prosegue Marinella Fiaschi de La scuola di Pace – anche i giochi per bambini con cui animeremo la serata sono rivolti all’educazione alla nonviolenza mentre gli adulti potranno confrontarsi con i siriani per ricevere informazioni sulla situazione in Siria e sui motivi che inducono all’esodo migliaia di siriani”.