Comitato Promotore, fiaccolata in ricordo di Khaled al-Asaad

18 settembre 2015 | 06:30
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Comitato Promotore, fiaccolata in ricordo di Khaled al-Asaad

Megna: “Ancora manca la capacità di valorizzare i Beni Culturali, per farli diventare il vero tessuto connettivo della nostra comunità”

Il Faro on line – Il martire di Palmira, Khaled al-Asaad, direttore del sito archeologico decapitato e appeso a un palo della luce dai jihadisti dello Stato islamico, fino alla fine si è rifiutato di indicare ai suoi aguzzini i luoghi in cui erano stati nascosti importanti reperti romani prima dell’occupazione della città da parte dell’Isis. Ai tesori di Palmira l’anziano archeologo aveva dedicato mezzo secolo della sua vita: conosceva la storia di ogni colonna, ogni statua, ogni centimetro di questa città che un tempo fu un vitale centro carovaniero. Un amore immenso finito nel più tragico dei modi, reciso da quegli stessi fanatici pronti a distruggere a martellate i simboli di una cultura.

“Il significato di questa fiaccolata, in ricordo di Khaled al-Asaad – ha affermato il coordinatore del Comitato, Raffaele Megna -, è quello di rimarcare il connubio tra il valore dei beni archeologici e l’identità e la memoria di un popolo. Ancora manca sul nostro territorio la capacità di valorizzare i Beni Culturali, per farli diventare il vero tessuto connettivo della comunità. Essi ci testimoniano la nostra storia fatta di accoglienza e diversità, in cui dovremo ritrovare noi stessi”.

“Stiamo ricordando una persona che ha fatto una scelta tra un senso di vita e un senso di morte e ha pagato per questa scelta” – queste le parole del responsabile dei Porti di Claudio e Traiano, Renato Sebastiani, che ha aggiunto: “I Beni Culturali rappresentano le Culture che si mescolano e, tutto questo oggi sparisce, così come la visione di un mondo senza confini”.

Alla fiaccolata sono intervenuti oltre ad associazioni e cittadini, i consiglieri Angelo Petrillo (Sel), Maurizio Ferreri (Cal), Giuseppe Pavinato (Pd) e l’assessore all’ambiente Roberto Cini.

“Khaled al-Asaad – ha affermato nella sua testimonianza, Daniele Taurino, in rappresentanza del Movimento Nonviolento del Litorale Romano e dell’Associazione Io, Noi – ci ha mostrato come si difende il bene comune anche quando si è soli, un esempio estremo di Nonviolenza che ci può aiutare nelle nostre scelte”.

Vogliamo pensare a Khaled Asaad, come un eroe che ha resistito alla furia disumana dell’Isis rimanendo fino all’ultimo a difesa della memoria e della storia dell’umanità.

Vincenzo Taurino