Raccolta dei rifiuti porta a porta, M5S: “Siamo in attesa dell’Area Metropolitana”

21 settembre 2015 | 14:45
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Raccolta dei rifiuti porta a porta, M5S: “Siamo in attesa dell’Area Metropolitana”

Emanuele La Rosa M5S: “Prima di puntare il dito sull’attuale Amministrazione, il Pd ripensi al suo cattivo operato”

Il Faro on line – “In alcuni quartieri di Civitavecchia viene praticata la raccolta porta a porta, il progetto vede coinvolta la Provincia di Roma, oggi Area Metropolitana, che si e’ impegnata a finanziare il progetto pilota tramite un accordo esecutivo del 13/10/2011. Tale accordo scadeva esattamente due anni dopo nel 13/10/2013 e allora l’amministrazione comunale targata Pd non aveva ancora inviato la rendicontazione necessaria all’incasso del finanziamento di 145.622, 86 euro. Fortunatamente nell’estate 2015 l’Area Metropolitana ha effettuato una ricognizione dei residui e ha dato 60 giorni all’amministrazione comunale di Civitavecchia per fornire la rendicontazione necessaria all’incasso del finanziamento altrimenti la somma torna nelle disponibilità dell’Area Metropolitana” – spiega Emanuele La Rosa Consigliere Comunale M5S.

“Ovviamente l’assessore Alessandro Manuedda e il dirigente Gaetano Pepe hanno prontamente inviato la documentazione disponibile e attualmente siamo in attesa della risposta da parte dell’Area Metropolitana. Questa vicenda – prosegue La Rosa – è estremamente rappresentativa dell’amministrazione Tidei ed è simile alla pessima gestione dei pannelli solari installati sopra i plessi scolastici che erano installati male e non erano ancora stati messi in rete impedendo la riscossione dei finanziamenti previsti per legge e annullando i risparmi sulla bolletta energetica. Anche questa vicenda è stata successivamente gestita dall’attuale amministrazione e normalizzata”.

“Queste disattenzioni – conclude il Consigliere – sono causa di perdite e sprechi e il Partito Democratico, che oggi alza il ditino criticando sempre e comunque l’operato dell’attuale amministrazione, ha dimostrato abbondantemente la sua incapacità nel gestire la città ed è da questi episodi che si capisce che i soldi dell’Enel sono serviti a tamponare la loro incapacità piuttosto che a rendere Civitavecchia una città migliore”.