Russo D’Auria: “Il Consorzio di Bonifica deve rendere conto di ciò che fà”

25 settembre 2015 | 10:36
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Russo D’Auria: “Il Consorzio di Bonifica deve rendere conto di ciò che fà”

Il delegato del sindaco: “Troppa inerzia rispetto alle sollecitazioni che arrivano dai cittadini. Così non va”

Il Faro on line – “Ho notato con un certo disappunto che le sollecitazioni arrivate a mezzo stampa non hanno sortito l’effetto sperato, e cioè quello di aprire un dialogo costante con il Consorzio di Bonifica. Come se la gestione del territorio fosse esclusiva del Consorzio stesso. Per questo ho deciso di passare ad un livello diverso, sia per ciò che riguarda il dialogo sia per il controllo”. Mario Russo D’Auria, delegato del sindaco per i problemi idraulici, è piuttosto seccato. “Non si vuole capire che ogni sollecitazione fatta è figlia del costante confronto con i cittadini, che segnalano i punti critici dal loro privilegiato punto di vista che è il vivere stesso sul territorio”.

“Abbiamo segnalato il problema delle piante infestanti, ed è stato preso sottogamba. Abbiamo chiesto notizie sulle vecchie pompe idrovore, e non c’è stata risposta. A questo punto chiederemo un incontro ufficiale per avere risposte certe su tempi e modi di manutenzione, su come vengono spesi i soldi che i cittadini pagano al Consorzio, su quali macchinari sono in dotazione, come e quanto vengono utilizzati, con quali criteri, con quali profitti. Tutte cose che il Consorzio deve rendere pubbliche, in quanto organi che usufruisce di soldi pagati dalla collettività e a questa deve rendere conto. Se non lo vuole fare in via amichevole, con un dialogo costante, lo farà per i canali che la legge prevede.

Faccio anche notare che il clima in questi anni è cambiato, e se i protocolli del Consorzio sono rimasti a quelli di qualche anno fa il rischio per la collettività è altissimo. Un rischio di cui purtroppo abbiamo avuto già gli effeti qualche tempo fa, e che non vogliamo possa ripetersi. Troppe tragedie in Italia sono state figlie del disinteresse, del pressappochismo, del modo privatistico di gestire cose pubbliche. Ora basta. L’inverno, anche se godiamo ancora di giornate di sole, è alle porte. Non accetteremo di farci trovare impreparati”.