Farmacisti in aiuto  dà il suo Benvenuto ad Aparna

26 settembre 2015 | 15:00
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Farmacisti in aiuto  dà il suo Benvenuto ad Aparna

Il presidente Tullio Dariol: ” Tutto questo è reso possibile grazie all’aiuto concreto di tanti genitori adottivi”

Il Faro on line – Farmacisti in aiuto da oltre 10 anni ha attivi progetti di solidarietà in India, in particolare nelle aree piu’ a Sud, dove la punta di questa terra contrastata viene bagnata dai tre oceani. Se piu’ a nord l’economia è in fervente crescita e i poli urbanistici in continua espansione, qui al Sud l’architettura e le espressioni artistiche della tradizione induista rimangono intatti; cosi’ non è difficile incontrare enormi e colorati luoghi sacri stagliarsi in mezzo alle grandi città gremite di folla e auto.Ma cosa succede poco distante da qui?
Di questa India parla Farmacisti in aiuto. Di persone emarginate ed escluse dalla società, i cosiddetti intoccabili. Coloro i quali non hanno appartenenza e vivono non solo in zone periferiche, ma spesso in villaggi rurali ai margini della foresta; dove acqua, luce, gas e servizi igienici sono beni di lusso. 

Racconta il Presidente di Farmacisti in aiuto, Tullio Dariol: “una presenza attiva e capillare sul territorio, grazie a referenti locali, ci ha permesso di portare avanti progetti articolati e di lunga durata come le adozioni a distanza. Tutto questo reso possibile grazie all’aiuto concreto ed affettuoso di tanti genitori adottivi, all’Associazione Namastè Onore a Te nostro partner per l’India sin dall’inizio”.Per capire meglio chi sono i beneficiari di questo aiuto, impariamo a conoscerli.
Oggi viene dato il benvenuto ad una nuova arrivata: Aparna una bimba di 4 anni.

“Aiutiamo prevalentemente studenti, prosegue Tullio Dariol, e anche grandicelli; proprio per permettere loro di completare gli studi e dissuadere le famiglie da introdurli al lavoro molto presto per aiutare la famiglia. Così ci troviamo infermiere di 19 anni, o ragazzi che ogni giorno viaggiano per ore per frequentare la scuola che, forse, darà loro una opportunità in più”.Aparna va all’asilo, vive con i propri genitori e la sorella di due anni più grande nella casa della nonna paterna che è stata costruita con l’aiuto del governo locale.
È fatta di mattoni forati e ha il tetto in cemento. Pareti, soffitto e pavimento non sono intonacati. Ci sono due camere e un ingresso. Come cucina, invece, usano una piccola baracca. Non hanno energia elettica e la latrina è molto danneggiata. Hanno ottenuto un piccolo pozzo con l’aiuto dal Panchayath (il governo locale), ma non è mai stato completato, così raccolgono l’acqua dal pozzo del vicino. Nel novembre 2013, il padre è caduto dal tetto di una casa mentre stava facendo lavori di calcestruzzo. Si è rotto la gamba sinistra ed è stato ricoverato in ospedale per un mese. Ora ha difficoltà a camminare e non è in grado di fare alcun lavoro di manovalanza.
Inizialmente si è fatto controllare, poi ha smesso di andare alle visite per problemi economici. Attualmente sta facendo cesti di bambù, ma guadagna pochissimo e con questo reddito non copre neppure le spese quotidiane. La madre e la nonna anche lavorano il bamboo in casa, intrecciando cesti.Ora questa famiglia avrà uno sponsor che la supporterà nelle spese scolastiche di Aparna, garantirà controlli medici periodici e darà un piccolo contributo per il sostentamento.

Per avere maggiori informazioni
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