Ennesima rapina alla Nuova Florida, questa volta alla Banca di Credito Cooperativo di Roma

28 settembre 2015 | 20:00
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Ennesima rapina alla Nuova Florida, questa volta alla Banca di Credito Cooperativo di Roma

I rapinatori, sono entrati attraverso un foro alla parete posteriore durante l’alba attendendo l’arrivo degli impiegati

Il Faro on line – Ennesima rapina alla Nuova Florida, questa volta ad essere rapinata, per l’ennesima volta la Banca di Credito Cooperativo di Roma ag di Ardea. I rapinatori, sono entrati attraverso un foro alla parete posteriore durante l’alba attendendo l’arrivo degli impiegati. Una volta dentro hanno messo sotto la minaccia delle armi i dipendenti ed il direttore mentre i cassieri sono rimasti al loro posto con l’ordine di svolgere il proprio lavoro come se nulla stesse accadendo. Infatti la gente al normale orario di apertura e’ stata fatta entrare e man mano che entravano c’era un “maggiordomo” incappucciato armi in pugno che spiegava agli avventori che dovevano restare  calmi, effettuare il loro versamento ritirare la ricevuta del cassiere in modo che non avrebbero perso nulla, mentre l’assicurazione avrebbe risarcito la banca.

I rapinatori avevano previsto tutto, addirittura erano forniti di bottiglie d’acqua per dissetare chi si fosse sentito male. Infatti i clienti versavano o effettuavano pagamenti ed il versamento dalle mani del cassiere anziché essere depositato in cassaforte veniva consegnato ad un rapinatore che teneva in ostaggio sotto la minaccia delle armi i funzionari nelle stanze adiacenti.
Gli stessi rapinatori sembra abbiano tranquillizzato i clienti dicendogli che una volta raggiunta la cifra che a loro bisognava avrebbero lasciato la banca senza far del male a nessuno, come del resto è stato. Gli stessi gentilmente hanno lasciato a due anziani pensionati duecento euro per uno dicendogli questa è la vostra pensione. Intanto le auto che man mano si parcheggiavano sulla strada creavano intralcio tanto che è stata fatta intervenire una pattuglia dei carabinieri che risolto il problema della viabilità ignari di quanto accadeva all’interno si sono  allontanati.

La rapina è durata oltre ottanta minuti. I rapinatori preso quanto di loro gradimento hanno abbandonato la banca facendo perdere le proprie tracce. Sul posto fulminei i carabinieri della locale tenenza al comando del comandante Tenente Simone Carloni che ha immediatamente attuato posti di blocco, controlli di pregiudicati mettendo in atto con il suo personale quanto in suo potere per arrivare alla cattura dei “rapinatori gentiluomini” come li hanno definito alcuni clienti  per la premura  che hanno avuto verso alcune donne che stavano svenendo, servendogli  dell’acqua.
I rapinatori con netto accento italiano che dava sul dialetto romano. I clienti raccontano che sembrava di stare in un set cinematografico.

Purtroppo Ardea malgrado l’impegno profuso dai militi locali, resta sempre più in balia di malviventi, un paese ove le rapine, i furti in appartamenti con persone che dormono son o all’ordine del giorno, dove i reati predatori sono diventati la normalità, ove lo spaccio di droga non è secondo ad altri paesi, una cittadella a venticinque km da Roma, ove la legalità è sempre più un optional, un paese di oltre cinquantamila persone con una tenenza ed una stazione carabinieri nella frazione di Tor San Lorenzo con un organico inferiore del 50% e senza una radiomobile “leggera”.

Un paese ove l’organico della municipale è di una trentina di persone per due turni e per due caserme. Un paese ove  il più vicino posto di polizia di Stato dista minimo 25 Km. Un paese ove ancora dopo oltre tre anni gli investigatori non sono giunti a capo degli autori degli incendi ad edifici pubblici ed delle auto di politici sindaco in testa, giornalisti, assessori consiglieri comunali, ed addirittura dell’ormai pensionato ed ex comandante la stazione carabinieri di Tor San Lorenzo.
Le ricerche proseguiranno per i giorni avvenire convinti i carabinieri che questa volta gli autori verranno assicurati alla giustizia.

Luigi Centore