“Piazza Franco Califano”, continua la polemica

29 settembre 2015 | 14:45
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“Piazza Franco Califano”, continua la polemica

Alcuni cittadini hanno coperto la targa con una busta ed un cartello con scritto: “intitolazione abusiva”

Il Faro on line – Alla notizia che nessun decreto prefettizio era stato emesso per l’intitolazione dello slargo antistante il museo archeologico di Ardea da intitolare al Maestro Franco Califano, alcuni cittadini hanno pensato bene di coprire la targa stradale che indicava lo slargo come “Piazza Franco Califano, cantante e cantautore”, con una busta ed un cartello con scritto: “Intitolazione abusiva della piazza al grande maestroFranco Califano”
La targa fu posta in pompa magna il 19 scorso con tanto di banda musicale della città di Ardea. La notizia avuta da organi ufficiali della prefettura, divulgata da Luigi Centore, giornalista locale, ha fatto subito il giro del paese. Non tutti si sono stupiti, in quanto già in passato avevano ricordato allo stesso sindaco ed ad alcuni consiglieri della sua maggioranza presenti come pavoni all’inaugurazione, che una piazza, una strada, o una scuola pubblica si intitola soltanto dopo che la prefettura ha fatti i dovuti accertamenti ed emette un decreto prefettizio.

Purtroppo il sindaco e del suo assessore alla cultura Riccardo Iotti, avallati dall’assessore Raimondo Piselli, dal presidente del consiglio comunale Fabrizio Acquarelli, dall’assessore Massimiliano Orakian, dai consiglieri Policarpo Volante e Francesco Paolo Corso, presenti in pompa magna all’inaugurazione, pur essendo a conoscenza dell’assenza della mancanza del decreto. (sic vi era stata una polemica giornalistica ed erano stati avvertiti tutti personalmente).

Questa mattina quando il giornalista ha parlato con la dirigente della sez. 2° ter della prefettura, che avrebbe dovuto visionare la richiesta inviata dal comune, ed eventualmente dare il suo assenso, questa sentita telefonicamente, molto gentilmente ci ha detto: “Per il momento non posso rilasciarle alcun atto malgrado la sua richiesta di accesso agli atti. Noi non abbiamo rilasciato alcuna autorizzazione, anzi le anticipo che sto portando al Vicario una diffida da inviare al sindaco di Ardea affinchè agisca in merito alle nostre direttive, diffida che verrà firmata addirittura dal Prefetto Franco Gabrielli. Quanto è accaduto  ha proseguito l’alto dirigente non sarebbe dovuto accadere, inoltre stiamo prendendo in visione anche la denuncia inviataci dal consigliere di maggioranza Luca Fanco, nonché tutti gli articoli di giornali pervenutici compreso i suoi, oltre a quanto alcuni cittadini hanno commentato su face book, ha concluso la dirigente”.

Ora è chiara l’assenza dell’Arma e la mancata benedizione del prete, i primi come spiegano dalla prefettura, se fossero stati presenti (i carabinieri) avrebbero avallato un abuso.   Sorge spontanea la domanda, i soldi spesi per i lavori da quale capitolo sono stati prelevati?
Ancora una volta pochi politici condizionano la vita pubblica di Ardea.

Luigi Centore