Social dating, la rivincita delle Over 60

7 ottobre 2015 | 16:34
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Social dating, la rivincita delle Over 60

Il Faro on line – Con uno smartphone o un tablet lei, a 60 anni e oltre, ricomincia una vita sentimentale nuova. Le italiane agée vivono, per la prima volta, una nuova ‘emancipazione tecnologica’ a giudicare dai dati relativi a quante donne navigano nei siti di ‘social dating’ a caccia di nuovi rapporti d’amore o di amicizia. Lo attesta ad esempio il traffico registrato dal portale di incontri sentimentali ‘Youppido: su oltre 4 milioni di visite al mese e 50 mila nuovi iscritti all’anno, si sono registrate 26.000 italiane con più di 60 anni di età. “Ciò dimostra che le donne mature non hanno più paura di rimettersi in gioco a qualsiasi età” – dichiarano i dirigenti della piattaforma svizzera che opera in tutto il mondo. Come la signora sceglie il suo ‘lui’ ideale? Selezionando età, peso, professione, reddito, con o senza figli, hobby, tipo di istruzione, città preferita e dichiarando subito il tipo di rapporto che si desidera fra amicizia, amore e passionale. La piattaforma snocciola elenchi a gogò e c’è l’imbarazzo della scelta.

Internet sta giocando un ruolo sempre più importante nelle nostre vite sociali e non solo grazie a Facebook. Le sessantenni di oggi conoscono i principi pratici dell’informatica e usano quotidianamente lo smartphone e il tablet in modo disinvolto e sicuro. Fidanzamenti e flirt aumentano online a tutte le età e il fenomeno del ‘social dating’ è in crescita esponenziale. Secondo il recente e sorprendente report ‘Online dating’, della londinese Mintel, il 27% delle relazioni nuove in Inghilterra è nata attraverso i siti di dating o con le app di ‘mobile-dating’.

Il valore del mercato degli incontri online era di 165 milioni di sterline nel 2013 e si prevede che salirà del 36,4% entro il 2019 raggiungendo i 225 milioni di sterline. Sempre in Inghilterra i siti di incontri amorosi sono più di 1.400 e il business è stato fiutato anche da alcuni gruppi editoriali. Il sito ‘The Telegraph dating’, nato un decennio fa’ per ‘cercare qualcuno di speciale, intelligente, sofisticato e incontri di qualità’ (così recita il portale) è costola del quotidiano The Telegraph e conta oltre 90.000 membri.

‘Soulmates’ (letteralmente ‘anima gemella’) è invece la piattaforma di proprietà del The Guardian e macina incontri di tipo sentimentale, di amicizia e perfino d’affari a ritmi serrati.
Le piattaforme più note vanno da ‘Match’, che vanta milioni di membri e possiede uno dei più vasti database di profili di affinità, a ‘Meetic’ il cui slogan è ‘love your imperfections’, da ‘Ok Cupid’ a ‘Badoo’ fino all’arcinoto ‘Tinder’, che vanterebbe fra i suoi membri Leonardo DiCaprio secondo il settimanale Star Magazine.

Poi ci sono i portali ribattezzati ‘Pomosessuali’ (contrazione di post-modernist sexuality), usati da persone che si dichiarano libere da ogni etichetta e non amano fare chiacchiere. La categoria ha un discreto successo nonostante sia accusata di celare molti casi di false identità e i rischi più volte denunciati su privacy e hackeraggio, come il recente caso del sito di appuntamenti Ashley Madison e dei suoi 37 milioni di utenti i cui dati privati sono stati improvvisamente messi in chiaro e visibili a tutti.

Da una corposa ricerca effettuata questo anno dalla Online Dating Association (ODA), associazione che vanta 270 membri di gestori di piattaforme di social dating a livello mondiale, conoscersi attraverso internet fa oggi parte della vita di milioni di persone che si cercano col telefonino, il pc, il tablet in ogni angolo della terra e a qualsiasi età, dai giovani agli anziani a caccia di nuove relazioni e amicizie. Internet permette di uscire dal solito giro di amicizie ma il mezzo ha una grossa pecca: il 50 % degli internauti ha paura di incappare in truffe e frodi, il 37% teme per la propria sicurezza fisica al momento dell’incontro, e un altro 37 % teme che anche gli adolescenti possano accedervi attraverso il telefonino.

Il 58% di chi usa i siti per fare amicizia, infatti, chiede che i propri dati sensibili non siano scambiati a terzi e il 52% chiede massimi livelli di privacy verso chi curiosa nel proprio profilo. Nascono così patti su standard di sicurezza e norme di comportamento (onestà e chiarezza di intenti) per molti siti che seguono le direttive della ODA ma si tratta di iniziative volontarie e si fanno strada iniziative alternative agli appuntamenti al buio.

Punta alla sicurezza, ad esempio, il nuovo trend del ‘Breakfast dating’, attraverso piattaforme virtuali con le quali si organizzano veri e propri incontri, magari in un bar o in un ristorante. Si incontrano persone con interessi simili, perfino stessi gusti (e intolleranze) alimentari, e si creano nuovi legami. Amato soprattutto dalle donne, permette di vedersi di persona e raccontare gusti e preferenze de visu.

In California ha enorme successo la piattaforma ‘500 Brunches’; conta almeno 2.000 iscritti invece il ‘Sunday Brunch Club’ di Edimburgo. In pratica è l’evoluzione dello speed-dating, ma senza la fretta e sono in molti a scommettere che scalzerà presto le chat dei siti di social dating.
(di Agnese Ferrara – Ansa.it)