Wwf: ”Avvelenati i gatti della colonia felina in via Fernando D’Aragona a Ostia”

17 ottobre 2015 | 07:30
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Wwf: ”Avvelenati i gatti della colonia felina in via Fernando D’Aragona a Ostia”

L’associazione: ”E’ un chiaro segno di intolleranza legato al fatto che si ignora l’importanza del ruolo svolto da una colonia felina”

Il Faro on line – ”La scorsa settimana sono stati avvelenati i gatti della colonia felina in via Fernando D’Aragona a Ostia, uno e’ stato trovato morto sul posto e altri tre sono scomparsi. La nostra associazione esprime il suo profondo rammarico per il triste episodio e piena solidarieta’ nei confronti dei responsabili di tale colonia. Tale episodio appare come un chiaro segno di intolleranza legato al fatto che, purtroppo, si ignora l’importanza del ruolo svolto da una colonia felina” -. comunica Wwf Litorale Romano

”La ‘Legge quadro – sottolinea l’organizzazione – in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo’, n.281 del 199, e la conseguente legge regionale del Lazio n.34 del 1997 consentono alle associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali, in accordo con le aziende Usl competenti, di avere in gestione le colonie dei felini che vivono in stato di libertà, curandone la salute e le condizioni di sopravvivenza. La gestione viene operata anche da singole persone. La legge regionale stabilisce che i gatti sono protetti. Il loro maltrattamento è perseguito penalmente anche con la reclusione da tre mesi a un anno o la multa da 3.000 euro a 15.000 euro mentre l’uccisione è punita con la reclusione da tre a diciotto mesi. È vietato allontanarli dai luoghi nei quali trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione. Ai cittadini è consentito nutrire e curare i gatti nel rispetto delle regole igieniche. È consentito lasciare stabilmente solo un piccolo contenitore dell’acqua mentre dopo i pasti dovranno essere rimossi i contenitori del cibo”.

”Riteniamo – conclude Wwf Litorale Romano – che le colonie feline sono un’utile istituzione, a beneficio per l’ambiente urbano e indirettamente anche per quello naturale, infatti tengono sotto controllo la popolazione dei gatti in città poiché ne controllano e limitano la riproduzione, i gestori della colonia cercano di trovare famiglie a cui affidarli e inoltre si occupano della cura dei gatti. Grazie alle colonie feline sono scomparse nel giro di pochi anni a Roma le numerosissime e concentrate popolazioni di gatti molti dei quali malandati”.