I pescatori di Ostia in rivolta

19 ottobre 2015 | 15:00
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I pescatori di Ostia in rivolta

L’Associazione Quelli del Canale dei Pescatori: “Da oggi raccolta firme e sabato manifestazione per chiedere il dragaggio”

Il Faro on line – Si mobilitano i pescatori di Ostia e le attività che lavorano intorno al Canale dei Pescatori per chiedere il dragaggio. Da oggi a venerdì sarà allestito un gazebo fisso al borghetto per raccogliere le firme e per sabato mattina è prevista una grossa manifestazione alle ore 10 sul lungomare di fronte al canale. “Il problema dell’insabbiamento della foce del Canale dei Pescatori di Ostia, sempre al centro di numerose polemiche che ha visto negli anni il più grosso sperpero di denaro pubblico del X Municipio – spiega l’Associazione Quelli del Canale dei Pescatori, tra i promotori della mobilitazione –  sicuramente è uno degli scandali più gravi di Roma. Anni di dragaggi inutili e costosi non hanno mai risolto il problema costringendo tutte le attività commerciali che vivono e lavorano con il canale ad eseguire decine di proteste verso gli organi competenti per rivendicare il loro legittimo diritto al lavoro, la comunità dei pescatori professionali, i diving center, i rimessaggi con i loro diportisti che contano circa 1500 imbarcazioni, hanno visto sperperare inutilmente solo negli ultimi 4 anni circa 4 milioni di euro, con il risultato che ad oggi la foce è di nuovo insabbiata con tutte le loro attività a rischio di chiusura”.

“Dopo che è terminato un lavoro di dragaggio a dir poco ridicolo – continua l’associazione – per 25 giorni la ditta ‘Leone’, incaricata dal X municipio al dragaggio del canale per consentirne la navigazione, ha lavorato con un’attrezzatura sottodimensionata, inadatta all’opera, risultato final, 80.000 euro di soldi pubblici gettati letteralmente a mare e 20 cm di fondale, inutile per la navigazione e pericoloso per il rischio di esondazione a monte. Tutto questo accade in un momento delicatissimo del X Municipio, commissariato per mafia. Ricordiamo inoltre i 250.000 euro del 2012, spesi per l’acquisto di una draga che non ha mai funzionato, oggi tirata a terra come ferro vecchio”.

“In questo momento la nostra ‘associazione formata dalle famiglie dei pescatori professionali e dalle loro cooperative, il Really Scuba Diving, il Tor Paterno Diving Center, il Roma Diving Center, il rimessaggio Fabietti, il rimessaggio Il Porticciolo, il rimessaggio Insieme per lo Sport, il ristorante La Buzzicona, il Bar Noir Café , il ristorante il Pescatore, il bar il Pescatore ed i cittadini del borghetto vogliono tornare a protestare per un intervento immediato e risolutivo: chiediamo il dragaggio del canale per consentire la navigazione e per la sicurezza dei cittadini che abitano a monte della foce – conclude l’associazione – e la messa in sicurezza dei moli”.