Consorzio di Bonifica e problemi segnalati, ecco tutte le spiegazioni punto per punto

2 novembre 2015 | 17:00
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Consorzio di Bonifica e problemi segnalati, ecco tutte le spiegazioni punto per punto

Intervento del Presidente del “Tevere Agro Romano”, dott.ssa Federica Lopez

Il Faro on line – Dopo diverse sollecitazioni tramite ilfaroonline.it, il presidente del Consorzio di Bonifica, dott.ssa Federica LOPEZ, interviene punto per punto rispetto alle segnalazioni effettuate. “Il sig D’Auria – scrive la dott.ssa Lopez – sono piu di 6 mesi che effettua viaggi di ricognizione lungo i canali di bonifica, segnalando le situazioni che a suo avviso arrecano danni o potenziali rischi alla popolazione. Sicuramente un impegno meritevole di plauso, anche se non condivido molte delle sue affermazioni, soprattutto in considerazione dei molti incontri e scambi di informazione che ha avuto con i tecnici del Consorzio.

Mi preme fare chiarezza sulle dichiarazioni apparse sul faroonline.it a partire dal mese di marzo 2015. In data 9 marzo D’Auria afferma “che la programmazione e’ fondamentale sotto tutti i punti di vista e che non e’ mai stato reso pubblico un piano di interventi con il risultato che sono state fatte “preferenze”. Vorrei informare il sig D’Auria che il Cbtar ogni anno approva il proprio programma di manutenzione ordinaria. Tale programma viene pubblicato sul proprio sito ormai da 4 anni ed inviato a tutti gli organi competenti ed è visibile a tutti i cittadini. In questo programma c’è il dettaglio preciso e puntuale di quali canali verranno puliti, quali tipi di manutenzione verranno fatte e la cadenza annuale di tali manutenzioni. Inoltre all’interno di questo programma per ogni singolo canale viene specificata la spesa sostenuta.

In data 3 marzo il sig D’Auria ci teneva a precisare la responsabilità del consorzio nel dover segnalare gli abusi lungo i canali e che, anche se le denunce sono operazioni faticose e scomode, vanno fatte, altrimenti è inutile lamentarsi per le emergenze che travolgono il territorio.Rispondo al sig D’Auria  dicendo che il Consorzio sono anni che denuncia abusi ai vigili, al Comune , alla Procura della Repubblica e che nessuna decisione di “ripristino della legalità” è stata presa da chi ne ha competenza. Infatti il Consorzio può solo segnalare, il resto della procedura ricade su altri.

In data 3 Luglio il sig D’Auria avvisa il Consorzio della presenza di piante infestanti e foglie che ostruiscono letteralmente il deflusso delle acque, affermando che questo è il problema dell’innalzamento dei livelli dell’acqua nei canali. Il Consorzio, come da programma pubblicato, effettua 3 interventi nel corso dell’anno ad Isola Sacra. Il primo tra febbraio e marzo, il secondo tra agosto e settembre ed il terzo tra novembre e dicembre. La scelta dei periodi è strettamente collegata al fattore di ricrescita delle canne e/o di altra vegetazione lungo le sponde dei canali . Purtroppo non abbiamo al nostro interno una struttura del tipo “servizi giardini” e neanche risorse illimitate per intervenire ogni volta che ci pervengono segnalazioni. 

In data 15 settembre il sig D’Auria parla di fotografia disarmante, affermando che lui ha un’idea del motivo per il quale i canali dell’area nord sono più puliti di quelli dell’area sud. Inoltre che la mancanza di protezioni lungo gli argini ha come conseguenza che questi diventino discariche a cielo aperto.Prima di tutto sarei anche io curiosa di conoscere la motivazione di questa differenza tra area nord e sud. Per quanto riguarda le protezioni lungo gli argini, forse il sig D’Auria non conosce la lunghezza dei suddetti canali. Basti pensare che solo ad Isola Sacra la somma della lunghezza di tutti i canali e’ circa 21.000 mt, pertanto la protezione lungo le sponde non è un costo sopportabile. Se però ritiene che sia una spesa straordinaria fondamentale il sig D’Auria potrebbe fare una richiesta di concessione al Comune di cui fa il delegato.

Altra richiesta fatta dal sig D’Auria riguarda un sopralluogo presso l’impianto di Isola Sacra per vedere se i soldi dei cittadini vengono spesi al meglio. Su questo argomento le posso dire che l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune ha fatto i sopralluoghi sull’impianto, in virtù di una Convenzione stipulata con il suo Comune.

In data 25 settembre D’Auria chiede un incontro per avere risposte certe su tempi e modi delle manutenzioni e invita il consorzio a rendere pubbliche le spese effettuate con i soldi dei cittadini.Qui non posso che ribadire come tutte le spese sostenute dal Consorzio, tutti i bilanci approvati, tutti i bandi e i programmi delle manutenzioni siano pubblicati sul nostro sito a partire dall’annualità 2011. Voglio  precisare quanto sia importante documentarsi, studiare e approfondire le problematiche prima di arrivare a sentenze di colpevolezza e responsabilità. Additare  sempre il Consorzio come capro espiatorio di tutte le problematiche (vedi anche l’erba sull’asfalto della pista ciclabile!!) non le risolve di certo. Per contrastare il dissesto idrogeologico bisogna fare investimenti importanti con grandi lavori di potenziamento dell’idrovora e ricalibrature di canali.

Mi stupisco come, sia possibile che dopo tantissime riunioni fatte presso il Comune e la Regione,  ancora oggi si possa far finta di non sapere quali siano le cause degli allagamenti. Possibile che c’e’ ancora qualcuno che dopo Genova e Olbia possa dare all’erba infestante la colpa delle esondazioni? Una domanda su come si è costruito nel corso degli anni senza adeguare la rete di bonifica, a qualcuno verrà in mente? Il fatto che il Governo abbia istituito Italia Sicura per finanziare opere necessarie su territori a rischio, qualche dubbio sulle cause degli allagamenti li farà venire?? Il fatto che il Consorzio ha presentato un progetto di 3 mln per l’impianto di Isola Sacra inserendolo nelle opere prioritarie da far finanziare dal Governo qualcuno l’ha mai detto??  

Sono consapevole – conclude la dott.ssa Lopez – che il sig D’Auria sta cercando di aiutare i cittadini, mi addolora  però vedere accusare il Consorzio di “preferenze, di “favoritismi” e soprattutto di poca trasparenza sulle azioni che svolge. Avrei preferito di gran lunga una battaglia congiunta sul reperimento delle risorse necessarie alla totale messa in sicurezza del territorio. Dovremmo avere una voce comune per la risoluzione di questo gravissimo problema”.