Nuove regole di sicurezza all’interno dello Stadio Olimpico

6 novembre 2015 | 14:20
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Nuove regole di sicurezza all’interno dello Stadio Olimpico

Il consigliere Santori: “Perche’ nuovi stadi se poi il trattamento riservato ai tifosi è quello attuale?”

Il Faro on line – “E’ ormai noto che l’inizio di questa stagione calcistica sia stato contraddistinto da alcune novita’ che vanno, a nostro avviso, in controtendenza con tutti gli obiettivi dichiarati dal Presidente del Coni Malago’ e da quello della Lega Calcio Tavecchio: riportare le famiglie e il tifo genuino negli impianti sportivi. Sono state introdotte nuove regole di sicurezza all’interno dello Stadio Olimpico, su ordine prefettizio, che primariamente si differenziano da quello che succede nel resto degli stadi italiani. Le misure introdotte inspiegabilmente prevedono la divisione delle curve con una vetrata di mezzo, curva talvolta presidiata internamente dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa” –  così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

“E poi – prosegue il Consigliere – multe e Daspo a chi si accomoda in un posto diverso da quello assegnato nel biglietto d’ingresso, file d’attesa per accedere nell’impianto esasperanti. Ma non solo, si è registrato che in una delle ultime partite di campionato la Polizia Locale di Roma Capitale ha inasprito i controlli attraverso lo street control arrivando ad emettere quasi 2000 verbali di infrazione. Non è il modo migliore, anche in vista del derby, di generare serenità. Auspico, nonostante il prefetto Gabrielli e il ministro Alfano, che sia una giornata di divertimento e di sport”.

“Andare allo stadio con le famiglie significa anche vivere un ambiente disteso, sereno, senza vedere animi in subbuglio e, allo stesso tempo, liberi di poter vivere come si deve un evento sportivo. Andare in famiglia significa anche spendere molto per vedere questi eventi e non vedere ampliata la spesa per qualche multa di troppo. Se l’obiettivo allora è non far andare le persone allo stadio, stento a questo punto a vedere quale sia l’interesse collettivo di una nuova struttura. Perché farlo se le regole del gioco per vedere una partita sono cambiate così in peggio, perché pensare a un progetto faraonico di queste dimensioni se il trattamento riservato ai tifosi è quello che stiamo verificando in questi giorni?”, conclude Santori.