Monitoraggio ambientale, CrZ: “Dove sono gli stanziamenti?

7 novembre 2015 | 07:45
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Monitoraggio ambientale, CrZ: “Dove sono gli stanziamenti?

Comitato Rifiuti Zero: “Dopo aver studiato attentamente il bilancio preventivo non abbiamo trovato nemmeno un euro stanziato per queste attività”

Il Faro on line – “Nel mese di settembre l’Amministrazione Comunale di Fiumicino ha annunciato la stipula di una convenzione con l’Universita’ della Tuscia al fine di mettere in campo progetti di monitoraggio ambientale per comprendere lo stato di salute del territorio; abbiamo apprezzato l’iniziativa in quanto coscienti di vivere in un contesto particolarmente critico visto che ospitiamo uno dei più grandi aeroporti europei, viviamo addossati all’ex discarica più grande d’europa (Malagrotta) ed alla discarica di Cupinoro che come non tutti sanno essere una discarica nata abusivamente, viviamo alla foce del Tevere che gode un pessimo stato di salute” – dichiara in una nota il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino.

“Ai tempi del progetto del mega impianto biogas che Ama voleva costruire a Maccarese – si legge ancora nella nota – nelle fasi di analisi della documentazione e studio delle contro misure da mettere in campo per contrastare quel progetto, ci rendemmo conto che i dati ufficiali a disposizione dipingevano una situazione critica rispetto alla qualità dell’aria. Sia i dati locali forniti da Ama sia quelli presenti su alcuni studi ufficiali della Provincia di Roma che analizzavano dati raccolti su Via della Scafa a Fiumicino, e che evidenziavano situazioni vicini alle soglie non valicabili definite dalla normativa motivavano oggettivamente il perché da anni il territorio di Fiumicino è definito all’interno del piano regionale sul risanamento della qualità dell’aria come uno dei comuni a più alta criticità del Lazio”.

“E per questo – prosegue la nota del Comitato Rifiuti Zero – da anni puntualmente solleviamo il problema della necessità di un monitoraggio sullo stato di salute del territorio accompagnato da una moratoria sulla localizzazione di nuovi impianti che possano peggiorare la situazione ambientale. Con questo spirito diciamo che la Convenzione citata è un passaggio importante ai fini di capire cosa è necessario fare per tutelare l’ambiente e di conseguenza la salute di tutti noi, ma con chiarezza dobbiamo anche dire che la convenzione è un accordo quadro tra le parti che necessità di progetti operativi di monitoraggio e di soldi da allocare su questi progetti”.

“E purtroppo – prosegue il Comitato – dopo aver studiato attentamente il bilancio preventivo non abbiamo trovato nemmeno un euro stanziato per queste attività, non un euro nel 2015, non un euro nel 2016, non un euro nel 2017; senza soldi questa convenzione ha solo un significato politico ma concretamente non vale nemmeno la carta su cui è stampata, rischia di essere una, nemmeno troppo raffinata, presa in giro e chiediamo al Sindaco, al Presidente del Consiglio anche nel ruolo di Consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana, agli Assessori competenti, di sapere se e quanti soldi l’Amministrazione intende destinare a questi progetti di primaria importanza”.

“E lo chiediamo – conclude il comunicato – ricordando che oggi è il primo anniversario del disastro ambientale che colpì il nostro Comune il 6 Novembre 2014, decine di migliaia di litri di kerosene sversati a Maccarese, Palidoro e Passoscuro; un anno è passato, la cittadinanza ha ‘assorbito’ l’evento, non sappiamo cosa è stato fatto, cosa si deve ancora fare, quale sia lo stato di salute dei pezzi di territorio impattati dall’inquinamento. Le questioni ambientali hanno ricadute fondamentali sulla salute di ognuno di noi, trascurarle ci espone a potenziali rischi, a complicazioni e malattie; non possiamo consentire a nessuno di giocare con la nostra salute, di prenderci in giro, men che meno a chi abbiamo eletto per rappresentarci e tutelarci”.