Lavoro: preoccupazione per il futuro dei lavoratori dell’Ams

11 novembre 2015 | 08:09
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Lavoro: preoccupazione per il futuro dei lavoratori dell’Ams

“Non possiamo permetterci di perdere questi lavoratori altamente specializzati”

Il Faro on line – La Regione segue con preoccupazione e attenzione la vicenda dei 240 lavoratori a rischio licenziamento a seguito della dichiarazione di fallimento dell’AMS, Alitalia Maintenance System. La Regione è al lavoro per evitare che venga smantellata un’attività produttiva importante come quella della manutenzione degli aeromobili, con il rischio che Alitalia possa decidere, in questa fase, di avvalersi per la manutenzione dei motori dei suoi aerei di altre aziende e non di AMS. Porprio per questo la Regione ha anche incontrato, insieme agli Assessori al Lavoro, alla Formazione e allo Sviluppo Economico, le organizzazioni sindacali dei lavoratori di Alitalia Maintenance System.

Supporto ai lavoratori. Sin dall’inizio della crisi della società Alitalia ha sostenuto con gli ammortizzatori sociali i lavoratori per evitare i licenziamenti e ha supportato il rilancio di tutto il settore aeroportuale anche con finanziamenti di circa 3,2 milioni di euro di Fondo Sociale Europeo.

Al lavoro per trovare una soluzione congiunta. È per questo che la Regione ha incontrato il Ministero dello Sviluppo Economico, per trovare una soluzione congiunta e stimolare la presentazione di manifestazioni di interesse da parte di soggetti imprenditoriali privati finalizzate all’acquisizione delle attività fin qui svolte da AMS, per raggiungere il duplice obiettivo della salvaguardia dei 240 posti di lavoro e del rilancio di un asset strategico della nostra industria.

“Come Regione non possiamo permetterci di perdere questi lavoratori altamente specializzati e di consentire che venga smantellata un’attività produttiva importante come quella della manutenzione degli aeromobili – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: durante tutti gli incontri abbiamo espresso la nostra disposta ad utilizzare i Fondi della nuova programmazione europea per la reindustrializzazione del Lazio; la legge sull’indotto Alitalia, che fino al 2017 stanzia 3,5 milioni di euro e le politiche attive per il lavoro e la formazione, ma serve la collaborazione di tutte le parti in campo”.