Rinegoziazione mutui, Di Trento: “Logiche e politiche opposte”

5 dicembre 2015 | 08:00
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Rinegoziazione mutui, Di Trento: “Logiche e politiche opposte”

L’Assessore: “Con la pretesa di svolgere la funzione dei Revisori Contabili, il Pd critica la rinegoziazione dei mutui adottata dall’Ente”

Il Faro on line – In merito alle critiche preventive, pretestuose e senza alcun fondamento finanziario, ricevute dal Pd di Sabaudia, sulla rinegoziazione dei mutui, l’Assessore al Bilancio, Giuseppe Di Trento, chiarisce e specifica nel merito la questione.“Le critiche che riceviamo dal Pd locale, su ogni singola azione amministrativa messa in campo dall’Ente, rappresentano la nostra prova del nove, e certificano, in maniera inequivocabile, la bontà dell’operato amministrativo di Lucci, della sua squadra, Assessorile e Consiliare.Con la pretesa di svolgere la funzione dei Revisori Contabili, senza averne titolo e competenza, il Pd di Sabaudia critica la rinegoziazione dei mutui adottata dall’Ente, come stabilito dalla legge di stabilità nazionale, adottata dal Pd”.

“Falsa è l’affermazione – prosegue Di Trento – che tale misura sia finalizzata agli enti in difficoltà (tanto è vero che nel dettato normativo non c’è nessun riferimento a quella che risulta essere ovviamente, solo una bugia “politica”), poiché si ottiene una riduzione oggettiva dei tassi di interesse, in linea con i trend finanziari di questi anni, che si traduce naturalmente in minori esborsi per l’ente.Poi, alle condizioni previste dalla Cassa Depositi e Prestiti, si è deciso di rimodulare ogni singolo finanziamento che ricadesse nella fattispecie prevista dalla legge, ottimizzando il risparmio per le casse dell’ente, di poco inferiore ad € 450.000,00 per ogni esercizio”.

“Questa operazione, ci permette di recuperare il gap finanziario dettato dall’extra prelievo fatto dal Governo monocolore Pd, che, mediante il Fondo di Solidarietà Comunale, da una parte riduce i trasferimenti agli enti locali cosiddetti “poveri” e, dall’altra, aumenta il prelievo agli enti definiti “ricchi”, come il Comune di Sabaudia, prelevando ulteriori 955.000,00 euro per alimentare il Fondo, che si sommano ai 2.745.000,00 € (prelievo ordinario), per un importo pari ad € 3.700.000,00 (per il solo 2015), segnando un + 600.000,00 rispetto al 2014, quando il prelievo sul Fondo di Solidarietà Comunale si  fermò ad € 3.100.000,00.Se si tratta di un fondo perequativo, perché il Governo P.D. da di meno ai comuni più poveri e preleva di più a quelli cosiddetti  “ricchi”? Al peggio non c’è limite e lo sappiamo, ma almeno si abbia il buon senso di non mischiare le pere con le mele, prima di approcciarsi a questioni finanziarie e tecniche, senza alcun minima conoscenza di merito”.

“Quali sarebbero le spese fuori controllo, se i conti, continuamente monitorati, ci segnalano risultanze positive, in ottica di Consuntivo 2015, come già avvenuto per il Consuntivo 2013 e 2014?Come può un amministrazione soffrire finanziariamente, se in 2 anni si è passati da un Indice di Tempestività dei Pagamenti pari a 133 giorni (nel 2013) a meno di 50 giorni (2015)?L’elenco dei nostri parametri finanziari positivi potrebbe continuare – rispetto del Patto di Stabilità, Ente Strutturalmente Non Deficitario, Capacità di indebitamento superiore ad ulteriori  20 milioni di euro per investimenti (in più ai 14 già finanziati negli ultimi 30 anni), Spesa del Personale, ben al di sotto del limite massimo consentito dalla legge, situazione debitoria/creditoria con altri enti pubblici e/o concessionari pari a zero e saldata fino all’esercizio corrente (Consorzio di Bonifica, Acqualatina, AcquePotabili)”.

“Il Pd a Sabaudia, critica le nostre scelte e le ragioni amministrative che le presuppongono, poi però in Provincia, con i contributi sulla Differenziata, penalizza i Comuni Efficienti, come Sabaudia (che risulta essere il 1° della Provincia ed il 2° in Regione, con oltre il 70%)  a favore dei comuni che la differenziata non la fanno. La solita logica Pd. Appunto, opposta a quelle adottata dal nostro ente” – conclude l’Assessore al Bilancio.