Tre giorni di festa per la comunità trentino-pontina

8 dicembre 2015 | 06:30
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Tre giorni di festa per la comunità trentino-pontina

L’assessore Iotti: “L’identità di un popolo non può venire mai a mancare”

Il Faro on line – E’ stata una tre giorni di festa per la Comunita’ Trentino Pontina che si e’ riunita ad Ardea per celebrare il suo 75esimo anniversario. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune, ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Ardea, Pomezia, Aprilia, della Regione Lazio e della Provincia di Latina ed e’ stata organizzata dalla Pro loco di Ardea insieme alla Comunita’ trentino pontina. Ha avuto il suo apice sabato pomeriggio con un concerto in aula consiliare (tenuto dal coro polifonico Rutuli Cantores) e dalla presentazione del libro di Paolo Perotto “Nella terra dell’airone”.

Sabato sera, invece, il “quartier generale” dei trentini (stabilito per l’occasione in via Laurentina 106) ha visto un’esibizione di balli popolari da parte dell’associazione La Chiarantana. Domenica, per la conclusione delle celebrazioni, sono stati dati gli attestati ai 101 assegnatari dei poderi del territorio. “E’ stato un evento straordinario – ha detto il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – Il saggio di Perotto, inoltre, racconta quei momenti di quelle famiglie che dal Trentino sono andate in Bosnia e poi sono state riportate in patria, dandogli come nuova casa queste terre. E’ una storia di uomini e donne che hanno creato comunità nel territorio ardeatino. Inoltre il libro racconta di aneddoti, eventi, che rendono la città vivace protagonista di storie meravigliose”.

A sottolineare il ruolo della memoria è stato Alberto Tafner, presidente dell’associazione Trentini nel mondo, accompagnato da Aldo Degaudenz componente della stessa associazione ed ex senatore. “Se non c’è memoria non c’è futuro”, ha detto Tafner. Oltre a loro, tra gli altri, erano presenti l’assessore del Comune di Aprilia, Francesca Barbaliscia, l’ex sindaco di Pomezia Attilio Bello e l’assessore alla Cultura del Comune Riccardo Iotti. “La memoria non deve scomparire – ha detto Iotti – L’identità di un popolo non può venire mai a mancare”. L’iniziativa è stata anche l’occasione per organizzare una degustazione di “Cevappe” e Carne salada.