Acqualatina, Calandrini: “La selezione pubblica è stata solo una farsa”

16 dicembre 2015 | 06:15
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Acqualatina, Calandrini: “La selezione pubblica è stata solo una farsa”

Il Portavoce Provinciale FdI-An: “All’origine della caduta dei sindaci di Latina e Terracina l’obiettivo di mantenere il controllo assoluto della società mista”

Il Faro on line – “Cio’ che e’ accaduto per la nomina dei vertici di Acqualatina e’ la prova che quanto anticipato lo scorso Giugno, insieme a Giorgia Meloni, ricalca l’assoluta verita’. Lo avevamo denunciato pubblicamente: all’origine della caduta dei sindaci di Latina e Terracina non c’erano motivazioni politiche, ma l’obiettivo di mantenere il controllo assoluto e pervicace della società mista Acqualatina. Lo avevamo preannunciato, protestando sotto la sede con Giorgia Meloni, che al termine della farsa della selezione pubblica trasparente e meritocratica, sarebbe stato nominato nuovamente Addessi. Così è stato!” – lo dichiara in un comunicato il portavoce Provinciale FdI-An, Calandrini.

“Verrebbe da sorridere – continua il comunicato -, se non fosse una tragedia morale e politica, a leggere il comunicato della presidente della commissione giudicatrice Carla Amici in cui si condanna “il metodo seguito ieri della nomina per appartenenza politica a capocorrenti e per lottizzazione”. Ma se ci hanno parlato fino a ieri di una nuova era di pulizia e legalità dentro Acqualatina?  Nel frattempo, grazie al Partito Democratico,  l’8 % dei sindaci, ovviamente tutti di Forza Italia, hanno deciso per tutti. Alla faccia dei 280mila cittadini di Latina, Terracina, etc… E si chiama pure democratico il loro partito… A tal proposito è anche curioso notare come nessun rappresentante di Latina, che rappresenta un quarto degli abitanti della provincia,  sieda nel consiglio di amministrazione e nel collegio sindacale. Vorrà dire qualcosa?”

“C’è ovviamente un’altra cosa da sottolineare – conclude Calandrini -, che la nomina nel collegio sindacale della dott.ssa Maria Grazia De Biaggio, nulla ha a che fare con Fratelli d’Italia. La stessa non ricopre alcun ruolo nel nostro movimento ed anzi ritengo che la sua scelta di non accettare l’incarico, rappresenti una straordinaria lezione di stile, di dirittura morale e professionalità, all’interno di un contesto quanto meno censurabile come quello della spartizione delle poltrone del Cda di Acqualatina. Fratelli d’Italia non si è mai prestata ai giochetti sulla pelle dei cittadini. Volevamo un rinnovamento delle cariche sociali e certamente desideravamo che la città capoluogo Latina potesse tornare ad avere un ruolo centrale, non più subordinato ad altri che hanno fatto il bello e il cattivo tempo negli ultimi vent’anni sul nostro territorio.  Così non è stato. È un errore che non abbiamo mai fatto, né mai faremo”