L’associazione Fare Verde: “Sigilli all’ingresso di un bosco dell’Università Agraria”

20 dicembre 2015 | 07:30
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L’associazione Fare Verde: “Sigilli all’ingresso di un bosco dell’Università Agraria”

L’Amministrazione dell’Università Agraria: “Fare Verde non faccia politica”

Il Faro on line – Il Corpo Forestale dello Stato ha apposto i sigilli al cancello d’ingresso di un’area boschiva, in località “La Roccaccia”, di proprietà dell’Universita’ Agraria di Tarquinia. A segnalare il fatto e’ l’associazione ambientalista Fare Verde. “Da cittadini – esordisce Fare Verde – siamo molto preoccupati per la situazione che si e’ venuta a creare nell’amministrazione dell’Universita’ Agraria. Infatti, sono trascorsi circa 50 giorni dalle elezioni e solo ora i partiti della maggioranza di centro sinistra sembra abbiano trovato un accordo per la composizione della Giunta  e l’elezione del Presidente del Consiglio”.

“Questo stato di incertezza amministrativa si riflette negativamente sull’andamento della gestione dell’Ente agrario, che tra l’altro è proprietario di importanti aree boschive.
La nostra preoccupazione è cresciuta qualche giorno addietro – prosegue Fare Verde – quando, durante un controllo del territorio, abbiamo notato che il Corpo Forestale dello Stato ha apposto i sigilli, ai sensi dell’articolo 354 del codice di procedura penale, a un cancello d’ingresso di un’area boschiva lungo la strada provinciale Roccaccia”.

“Non sappiamo i motivi di questo grave provvedimento di polizia, ma abbiamo notato che all’interno del bosco sono in atto lavori di taglio degli alberi. Siamo preoccupati – conclude Fare Verde – per le sorti dell’area boschiva in questione e per la manutenzione e il controllo degli altri boschi di proprietà dell’Università Agraria.”
Associazione ambientalista Fare Verde – Tarquinia.

L’Amministrazione dell’Università Agraria di Tarquinia: “In risposta alla nota dell’associazione Fare verde, chiariamo che la pineta è frequentata da gruppi di boy-scout, cacciatori e raccoglitori di funghi e tartufi. Il fortissimo vento, che ha colpito Tarquinia tra il 5 e 6 marzo 2015, ha provocato la caduta di diversi pini, rendendone altri pericolosi per la pubblica incolumità dei fruitori della pineta, tanto da autorizzare un taglio delle piante individuate come tali.
Il sequestro posto in atto dal Corpo Forestale dello Stato è finalizzato ad accertare eventuali  irregolarità nel taglio dei pini abbattuti o pericolosi. Sorprende, però, la preoccupazione di Fare Verde per questioni politiche, anche perché da un’associazione ambientalista ci si aspetterebbe che si occupi solo ed esclusivamente di temi ambientali”.