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Unicef: collaborazione con il Governo tedesco per i bambini migranti e rifugiati in Germania

Manuela Schwesig: “Ovunque si trovino, i bambini, gli adolescenti e le donne, devono veder garantite misure per assicurare la loro protezione"

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Il Faro on line – Con oltre 300.000 bambini migranti e rifugiati entrati in Germania quest’anno, l’Unicef e il Governo tedesco hanno annunciato una nuova collaborazione per migliorare le cure e la protezione a loro rivolte. Nonostante gli interventi a tutti i livelli della societa’ tedesca, l’imponente dimensione della crisi ha messo a dura prova il sistema di protezione sociale tedesco, mettendo i bambini migranti e rifugiati a rischio, secondo una valutazione congiunta portata avanti dalle autorità tedesche e dall’Unicef.

“Ovunque si trovino, i bambini, gli adolescenti e le donne, devono veder garantite misure per assicurare la loro protezione da aggressioni e violenze sessuali incluse le aggressioni e le molestie sessuali” – ha dichiarato Manuela Schwesig, Ministro delle Politiche Familiari.
“Ma per una migliore protezione sono necessarie misure per le infrastrutture e il personale, così come maggiore informazione, sensibilizzazione e formazione per il personale e i volontari. Ecco perché, insieme all’Unicef, vogliamo creare servizi che permetteranno di proteggere meglio i bambini, i giovani e le donne nelle strutture per l’accoglienza dei rifugiati”.

La valutazione portata avanti ha mostrato che i bambini e le donne rifugiati e migranti corrono il rischio di diventare vittime di violenza, abuso e sfruttamento, in particolare nei centri di arrivo e permanenza temporanea. I bambini in questi centri spesso non hanno pieno accesso ad attività scolastiche adeguate, al sostegno psicosociale e alle attività ricreative per molti mesi dopo il loro arrivo.

“Con la Germania quale nostro partner abbiamo condiviso la determinazione di salvaguardare i bambini più vulnerabili, da ovunque provengano” -, ha affermato Marie Pierre Poirer, Coordinatore speciale per l’Unicef della crisi dei migranti e rifugiati in Europa.
“I bambini migranti hanno sopportato la guerra, le persecuzioni e viaggi terribili. Potrebbero aver raggiunto la loro destinazione geografica in Germania, ma è l’inizio di un nuovo viaggio per loro. Dobbiamo essere dalla loro parte”.

Il Governo e l’Unicef ora svilupperanno piani specifici insieme alla organizzazioni non governative tedesche per monitorare e sostenere al meglio i diritti dei bambini. Questi piani includeranno:
Aiutare ad identificare i bambini a rischio.
Sostenere opportunità di apprendimento e gioco e lavoro con i partner per aumentare l’accesso ai servizi e alla consulenza fornendo esperienza e formazione sugli spazi a misura di bambino.
Formazione e supervisione dei lavoratori in prima linea per prevenire violenze e abusi.• Sostegno e consulenza tecnica per migliorare i sistemi di protezione nei centri di prima accoglienza e di permanenza. 
Aiutare a migliorare i sistemi dei dati, a monitorare e riferire al Governo federale le questioni che riguardano i bambini.  
Sostenere la creazione di linee guida pratiche, di formazione e supervisione per rendere i centri a misura di bambino e rispettosi del genere.
Stabilire codici di condotta per i lavoratori e mettere in piedi meccanismi di reclamo e procedure di rimando migliori.

“Dopo i loro lunghi e spesso pericolosi viaggi, i bambini rifugiati in Germania sono in un posto relativamente sicuro, ma le loro condizioni di vita nei centri quali strutture sportive, ex strutture militari o altri rifugi temporanei possono essere momentaneamente dure” ha dichiarato Christian Schneider, Direttore generale del Comitato tedesco per l’Unicef.
“Tantissimi professionisti e volontari stanno facendo un lavoro fantastico, ma ancora non ci sono né standard vincolanti per la protezione dei bambini, né opportunità sufficienti per giocare e per apprendere o per l’assistenza psicosociale. Non deve dipendere dal caso se i bambini rifugiati in Germania sono protetti e curati al meglio”.

L’Unicef sta fornendo acqua e igiene, protezione e istruzione per i bambini coinvolti nei conflitti nei propri paesi di origine quali la Siria, l’Iraq o l’Afghanistan e sta supportando i bambini in transito nei Balcani.Il Governo tedesco ha contribuito con 250 milioni di euro all’Unicef quest’anno, un incremento di 100 milioni dal 2014, per aiutare milioni di bambini intrappolati nei conflitti in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria, Ucraina e Yemen e per i bambini siriani rifugiati che vivono in Giordania, in Libano e in Turchia.

L’Unicef Italia ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Bambini in pericolo”. E’ possibile aderire on-line  www.unicef.it/indigniamoci alla petizione “Indignamoci!” per i diritti dei bambini migranti e rifugiati. 
E’  possibile sostenere  la campagna UNICEF “PER OGNI BAMBINO IN PERICOLO” con donazioni su www.unicef.it/bambininpericolo.
Dal 14 dicembre fino al 3 gennaio 2016 sarà possibile sostenere la campagna UNICEF “Bambini in pericolo” e donare: -2 euro per ciascun SMS al 45594 inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali. -2 euro per ciascuna chiamata fatta al 45594 da rete fissa Vodafone e TWT. -2 oppure 5 euro per ciascuna chiamata effettuata al 45594 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

Oltre che con l’SMS solidale, è possibile donare anche tramite:- bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia,- telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000 – bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051.  

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