M5S: “Fiumaretta come punto di valorizzazione del patrimonio immobiliare”

21 dicembre 2015 | 06:00
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M5S: “Fiumaretta come punto di valorizzazione del patrimonio immobiliare”

Polo turistico, Menditto: “L’unico vero neo è rappresentato dai tempi assai corti per la presentazione delle offerte”

Il Faro on line – “Il sito della Fiumaretta e’ assolutamente adatto ad ospitare il polo turistico previsto nel Piano di Valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale e sono sicuro che gli investitori non si lasceranno sfuggire l’occasione. L’unico vero neo è rappresentato evidentemente dai tempi assai corti per la presentazione delle offerte. A dire il vero c’e’ un altro problema, quello di immagine creato ad arte da alcuni oppositori che non hanno minimamente a cuore il destino della città e che, pur di ostacolare in ogni modo la nostra Amministrazione, non ci pensano due volte a fare terrorismo mediatico, del quale dovranno rispondere davanti ai cittadini e forse non solo, visto che tali esternazioni infondate rischiano di creare, almeno nel breve periodo, un danno alle casse comunali” – afferma in una nota Dario Menditto Presidente Commissione Ambiente, Consigliere Comunale M5S.

“In questo senso – prosegue Menditto – un atteggiamento emblematico è quello del consigliere Mecozzi, che ancora solo qualche giorno fa descriveva l’area della Fiumaretta come ‘una palude di catrame’. Peccato che nel 2012, quando era candidato a sindaco, Mecozzi su quella palude voleva realizzare una struttura di ben 21 negozi, dove ogni regione italiana avrebbe potuto offrire ai crocieristi, portati da avveniristiche scale mobili sotterranee (o a questo punto, se di palude si tratta, subacquee) le proprie delizie culinarie. Pensa un po’, sul catrame! E poi spettacoli, sfilate ed addirittura un cinema tridimensionale”.

“Siamo seri: premesso che se il sito è realmente già stato giudicato inquinato dall’Arpa, ente preposto per legge ad eseguire la caratterizzazione ambientale, già da adesso disponiamo di due differenti studi effettuati da ditte specializzate che evidenziano un inquinamento tutt’altro che preoccupante, tanto che Fiumaretta ospita diversi uffici comunali ed ha allo scopo ricevuto il certificato di salubrità dalla Asl. Altro che palude di catrame! Per quanto riguarda poi il fumo delle navi – sottolinea l’esponente Cinque Stelle – nel prossimo futuro non rappresenteranno più un grosso problema, viste le nuove tecnologie meno inquinanti come l’uso di combustibile Gnl, reso più conveniente anche dalle normative ambientali che impongono combustibili tradizionali sempre più costosi, tanto che già dal 2020 durante la navigazione il tenore di zolfo dovrà essere inferiore allo 0,50 percento”.

“Per non parlare poi delle banchine elettrificate – incalza Menditto – imposte da diversi decreti ministeriali. Il problema semmai è dei cittadini, costretti a subire l’inquinamento in attesa di queste innovazioni, ma non intacca l’investimento che in quanto tale è proiettato nel futuro. A completare il quadro: tanto la condotta premente, quanto il depuratore sono stati già sottoposti ad interventi di ottimizzazione, per cui lo scarico fognario della Fiumaretta è ad oggi perfettamente in ordine. E’ inoltre notizia di questi giorni che entro i prossimi tre anni si realizzerà il ‘revamping’ completo della struttura grazie ad un finanziamento milionario, frutto di un protocollo di intesa tra la Regione ed il Comune. Così i famosi ‘miasmi’ che tanto piacciono agli esponenti dell’opposizione perché a loro dire in grado di spaventare gli investitori, saranno definitivamente debellati”.

“Per quanto riguarda il capitolo cementificazione – prosegue nella nota – ne ho già parlato in un articolo precedente, ricordo solo che realizzeremo un polo commerciale su un area già cementificata e precedentemente destinata ad area industriale di servizio al traffico portuale. Quindi cemento zero, anzi a ben vedere dal punto di vista ambientale il progetto è migliorativo rispetto alla situazione preesistente. Se devo essere sincero a me i centri commerciali non sono mai piaciuti, ma la politica impone delle strade da intraprendere per il bene della collettività e non in base ai gusti personali. Anche i commercianti e gli albergatori locali non devono temere la concorrenza del futuro polo turistico, perché in base ad autorevoli indagini di mercato si verrebbe ad intercettare un flusso di clienti che attualmente non si ferma in città e cioè quello di quei crocieristi che partono da Civitavecchia o arrivano nel nostro porto e pernottano in altri siti più vicini alla capitale”.

“Inoltre – conclude Menditto – questo è un tipo di investimento che può portare nuove opportunità anche al di fuori del polo turistico, non sarà una cattedrale nel deserto. La Fiumaretta è a due passi dal centro ed è logico pensare che parte dei turisti che vi alloggerà avrà voglia di acquistare prodotti italiani o di cenare tra le antiche ed autentiche mura di pietra della città vecchia, che un centro commerciale non sarà mai in grado di riprodurre. Questo poi senza considerare tutto l’indotto che si verrebbe a creare. Ovviamente sarà indispensabile rendere il più possibile appetibili le attività, magari rilanciando il progetto del centro commerciale naturale mai decollato. La città deve finalmente fare lo sforzo di svincolarsi dall’immobilismo insensato che l’ha resa schiava delle servitù industriali e puntare senza remore su un nuovo tipo di sviluppo. Non è più tempo di esitare”.