Mare di Roma, Sel: “Vogliamo che sia liberato dall’illegalità che lo tiene prigioniero”

6 gennaio 2016 | 07:05
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Mare di Roma, Sel: “Vogliamo che sia liberato dall’illegalità che lo tiene prigioniero”

Marco Possanzini: “La situazione è talmente grave da rendere necessario l’intervento della Commissione Parlamentare Antimafia”

Il Faro on line – “Lo denunciamo da tempo, si cerca di cambiare tutto per non cambiare niente. Sebbene le dichiarazioni dell’ex Assessore alla Legalità Alfonso Sabella non lascino spazio a dubbi sulla condizione di manifesta illegalità in cui versa il Mare di Roma, una situazione talmente grave da rendere necessario l’intervento della Commissione Parlamentare Antimafia, ad oggi il lungomuro è ancora in piedi in tutta la sua illegalità, nessuna concessione è stata ritirata sebbene siano stati riscontrati abusi edilizi in molti stabilimenti balneari e dopo i sequestri operati dai Vigili Urbani del X Municipio sono cominciati ad arrivare gli annullamenti dei provvedimenti stessi a seguito dei ricorsi presentati dai concessionari colpiti dai sequestri” – lo dichiara in una nota Marco Possanzini, coordinatore Sel per il X Municipio.

“Nello specifico – continua il comunicato – a sollecitare il dissequestro dello stabilimento Balneare ‘La Casetta’ sul Lungomare Amerigo Vespucci, sono stati gli avvocati Titta Madia e Nicola Madia, difensori dei titolari dello stabilimento colpito dal sequestro. L’avvocato Titta Madia, legale di Ettore Incalza, Clemente Mastella e Nicolò Pollari, tanto per essere chiari, è anche lo zio di Marianna Madia, esponente del Pd e Ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione del Governo Renzi. A nostro avviso un caso palese di conflitto di interessi in quanto l’avvocato Madia, zio del Ministro della Pubblica Amministrazione, difende un privato cittadino contro l’Amministrazione Pubblica stessa”.

“A quanto pare il conflitto di interessi non preoccupa nemmeno il M5S che, consapevole della scadenza delle concessioni alla fine del 2015 ha chiesto nel 2014, grazie all’interpellanza urgente presentata dalla deputata Carla Ruocco, la sospensione della scadenza delle concessioni. Ma c’è di più, con una legge approvata all’inizio di agosto, grazie al PD tanto per essere chiari,(L. 125/2015), il Governo Renzi ha dato il via libera alle manovre necessarie per sdemanializzare una parte della costa italiana oltretutto ignorando quanto previsto dall’Unione Europea. Un provvedimento che permetterà a qualche solito noto di diventare padrone assoluto di tratti di costa che, oltretutto, rappresentano un confine di Stato in quanto l’Italia è una penisola”.

“Ed è per questo che stiamo chiedendo da mesi, così come le associazioni che si battono per liberare il Mare di Roma, un incontro al Commissario Prefettizio Vulpiani che, fino ad ora, non ci ha incontrato, non ci ha risposto, ma ha incontrato la Federbalneari. Non vogliamo che la prossima stagione balneare inizi così come si è conclusa quella precedente” – conclude Possanzini.