Sanità, AssoTutela: “Un vero accampamento nel pronto soccorso del Grassi”

12 gennaio 2016 | 14:31
Share0
Sanità, AssoTutela: “Un vero accampamento nel pronto soccorso del Grassi”

Maritato: “Come mai la vigilanza non agisce per ripristinare il decoro all’interno del nosocomio”

Il Faro on line – “Nei giorni scorsi abbiamo effettuato un report fotografico con il quale abbiamo testimoniato alcune gravi mancanze e inadempienze dell’ospedale Grassi di Roma. Il nostro tour fotografico è iniziato nel reparto di pronto soccorso, nel quale abbiamo subito ravvisato una irregolarità relativa alle porte d’ingresso, rotte e quindi un ostacolo per qualsiasi disabile. La situazione ancor più grave pero’ e’ stata riscontrata all’interno del pronto soccorso, con pazienti ammassati senza alcuna separazione tra uomini e donne, nella più totale promiscuità” – lo dichiara in una nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato neo candidato sindaco di Roma.

“Ricordiamo che per i reparti promiscui e per le attività sanitarie scarse si ipotizza il reato di violazioni sulla normativa sanitaria di cui al D. Lgs 193/2007. La situazione non migliora all’esterno del nosocomio, con l’immondizia (prontamente fotografata) nelle vicinanze delle camere mortuarie, e la presenza di prostitute che adescano i clienti nella pineta, terminando poi il proprio ‘servizio’, presso il parcheggio dell’ospedale. Nonostante le nostre ripetute segnalazioni ci chiediamo come mai la vigilanza non agisca in tal senso per ripristinare il decoro all’interno del nosocomio. Pertanto chiediamo l’intervento immediato dei Nas e le dimissioni immediate del direttore sanitario, il direttore facente funzione e del direttore amministrativo. Nelle prossime ore presenteremo una denuncia querela presso la Procura della Repubblica di Roma e presso il nucleo di igiene pubblica, fornendo loro le foto da noi scattate che ritraggono uno scenario inaccettabile per un nosocomio che avrebbe il compito di servire tutta la cittadinanza del litorale sud di Roma” – conclude Maritato.