Emergenza rifiuti: un problema ancora da risolvere

14 gennaio 2016 | 13:00
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Emergenza rifiuti: un problema ancora da risolvere

Boni, Fasoli e Giustini: “La Tari schiaccia i cittadini e a Colle Romito le potature sono ancora poste in contenitori di metallo fatiscenti”

Il Faro on line – “In un articolo precedentemente scritto su L’Eco del Litorale da Monica Fasoli, più precisamente sul numero di ottobre 2015, si denunciava una problematica sulla gestione del verde che l’amministrazione consortile e comunale a suo avviso non svolge in modo corretto e legale. Nel comune di Ardea, come del resto in tutti i comuni civili, la raccolta delle potature e del verde si ha come da capitolato di appalto attraverso il ”porta a porta“ e quindi non si spiegava il motivo per cui nel consorzio di Colle Romito invece le potature dovevano essere poste in contenitori di metallo fatiscenti e non a norma sparsi lungo il consorzio che oltre tutto divenivano anche motivo di raccolta per rifiuti di ogni genere oltre che attiravano come discarica a cielo aperto tutti i giardinieri della litoranea, facendo si che, settimanalmente, l’igiene urbana doveva farsi carico di una quantità smisurata di potature che un solo consorzio non avrebbe mai potuto produrre” – lo dichiarano il movimento Noi con Salvini Ardea, Fare con Tosi e Litorale Sud di Roma.

“Il motivo di tale riflessione continua il comunicato – era fatto in quanto la raccolta del verde è pagata dai cittadini attraverso la Tari, i sfalci e le ramaglie sono considerati materiale organico e quindi facente parte dei rifiuti che possono essere ritirati con il porta a porta nel giorno prestabilito.
Il punto è questo, dal momento in cui c’è questo servizio perché a Colle Romito i soci devono pagare 70mila euro l’anno per avere, oltre tutto, numerose potature sparse per il consorzio quando in realtà si potrebbe avere tutto in ordine e pulito risparmiando e usando quei soldi per qualche altro servizio?.
Di recente il Comune ha incaricato Luigi Centore come Direttore per l’Igiene Urbana nel cantiere di raccolta e a seguito di un sopralluogo nel Consorzio notava e chiariva con l’amministrazione consortile che lo smaltimento dei rifiuti nel comprensorio come da capitolato non era idoneo in quanto in Viale Colle Romito vi sono dei container colmi di potature che come appunto si specificava all’inizio non vi dovrebbero esistere in quanto lo smaltimento dovrebbe essere fatto presso le abitazioni.  

La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata dal Decreto Leg. Del 5 febbraio 1997 (Legge Ronchi) al fine di assicurare un elevata protezione dell’ambiente. Per questo motivo per una corretta gestione dello smaltimento deve essere il più possibile ridotto per potenziare l’attività di riutilizzo e riciclaggio, quindi vi è necessaria una corretta gestione oltre che gli enti sono obbligati ad avere dei registri di carico e scarico con fogli numerati e vidimati dall’ufficio del registro dove devono annotare con cadenza settimanale le informazioni sulle caratteristiche quantitative e qualitative. Questo evidenzia che il comune permette queste gestioni interne e senza controllo tra l’altro su argomenti di grande importanza, senza mai alcuna verifica”.

“Il coordinatore di Ardea di Noi con Salvini  Marco Boni, Monica Fasoli militante del partito e Walter Giustini di Fare con Tosi – conclude il comunicato – chiederanno quindi al responsabile del cantiere chiarimenti sulla vicenda in quanto già sollevata appunto qualche mese fa per mettere in luce questa che sembrerebbe una situazione  poco chiara che il comune trascura quando esso non è il primo e l’ultimo dei problemi che si evidenzia nelle gestioni consortili.
Il lavoro di grande responsabilità è stato quello di non aver chiuso gli occhi sul lavoro dell‘amministrazione comunale che permette incessantemente di far gestire i consorzi, come piccoli comuni, creando non poche difficoltà ai cittadini che vi abitano all’interno, perché soggetti a prepotenti decisioni spesso legate ad interessi personali”