L’appello di Unicef per la fine degli assedi in Siria

17 gennaio 2016 | 07:00
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L’appello di Unicef per la fine degli assedi in Siria

Il Faro on line – La distribuzione di aiuti umanitari alle comunità sotto assedio di Madaya, Foua’a e Kafraya, questa settimana, è un passo importante per una popolazione che ha disperato bisogno di aiuto. Nella missione a Madaya, le nostre squadre hanno trovato diversi bambini depressi e affamati, molti di loro sono gravemente malnutriti, così come gli adulti. La popolazione della città, composta da 40.000 persone, ha potuto rivolgersi solo a due dottori che avevano scarse risorse mediche per salvare le vite dei civili. I servizi sanitari, comprese le vaccinazioni sono al collasso. I bambini più piccoli a Madaya non sono stati vaccinati contro la polio, morbillo o altre malattie per circa 10 mesi.Quello di Madaya non è un caso isolato. In tutta la Siria, ci sono 15 diverse aree civili tenute sotto assedio dalle parti in conflitto. Circa 400.000 persone sono state intrappolate in queste aree, a volte per anni, con un accesso molto ridotto al cibo, all’acqua potabile, ai servizi sanitari o altri servizi di base. Molte vite sono andate perdute, in particolare tra i bambini e gli anziani. Nel paese, oltre 4 milioni di persone vivono in aree difficili da raggiungere. A queste aree è consentito solo un ingresso sporadico agli aiuti umanitari. L’assedio e la mancata possibilità dell’accesso umanitario ai civili continua ad essere utilizzato come tattica di guerra che vìola le leggi del Diritto umanitario internazionale.La malnutrizione è una grave minaccia per i bambini e le persone che hanno malattie croniche e sono intrappolate in queste aree, che le rende ancor più vulnerabili ed è causa di un sotto sviluppo nel lungo periodo. Inoltre, le madri malnutrite hanno più probabilità di avere bambini malnutriti. Se gli aiuti umanitari non saranno distribuiti prontamente e con regolarità in tutte le aree sotto assedio e in quelle difficili da raggiungere in Siria, i livelli di malnutrizione continueranno a crescere e molte vite andranno perdute. L’accesso accordato per una limitata consegna di aiuti umanitari non è abbastanza. È necessario che gli assedi in Siria terminino subito, che vengano effettuate ricognizioni sullo stato di salute delle popolazioni e sui loro altri bisogni, che sia presente sul posto personale medico, che vengano garantite cure terapeutiche nutrizionali e siano evacuazione dei malati e dei feriti che devono essere curati. L’OMS e l’UNICEF chiedono a tutte le parti in conflitto di rispettare i loro obblighi sotto le leggi del diritto umanitario internazionale per consentire e facilitare un accesso umanitario immediato e senza interruzioni.

Dichiarazione di Hanaa Singer, Rappresentante UNICEF in Siria sull’assedio di Madaya

“L’UNICEF accoglie molto positivamente l’accesso, consentito questa settimana, nella città sotto assedio di Madaya ai bambini intrappolati e conferma che sono stati riscontrati casi di malnutrizione acuta. Le conferme arrivano a seguito della partecipazione dell’UNICEF alla seconda missione umanitaria congiunta UN/ Syrian Arab Red Crescent/ ICRC nella zona lo scorso giovedì.L’UNICEF è profondamente triste e scioccato dopo aver assistito alla morte di Ali, un ragazzo di 16 anni gravemente malnutrito che è morto nel centro medico della città di fronte ai nostri occhi.“Presso questo ospedale arrangiato visitato dall’UNICEF, c’erano solo due dottori e 2 operatori sanitari qualificati che lavoravano instancabilmente. La squadra dell’UNICEF e dell’OMS ha potuto visitare 25 bambini sotto i 5 anni per malnutrizione, utilizzando un Braccialetto per rilevare lo Stato di Malnutrizione (MUAC  Mid-Upper Arm Circumference). Per 22 bambini sono stati riscontrati stati di malnutrizione compresi tra moderati e gravi. Tutti questi bambini stanno ricevendo adesso le cure presso le strutture sanitari attraverso aiuti sanitari e nutritivi specializzati che le Nazioni Unite e l’ICRC hanno inviato lunedì.“La squadra ha visitato altri 10 bambini tra i 6 e i 18 anni. 6 di loro hanno mostrato segni di malnutrizione acuta. Un ragazzo di 17 anni è in pericolo di vita e ha bisogno di un disperato e immediato trasferimento presso un’altra struttura medica. Una donna in cinta al nono mese in travaglio ha urgente bisogno di essere trasferita.Mentre i risultati di quest’analisi rappresentano solo un campione e non possiamo ancora trarre delle conclusioni sulla totale situazione nutritiva, dobbiamo riflettere seriamente sulla situazione a Madaya. Le squadre delle Nazioni Unite insieme con la SARC panificano pianificano di continuare la ricognizione sulla situazione a Madaya Domenica per ulteriori informazioni.Le persone che abbiamo incontrato a Madaya erano esauste e estremamente deboli. I dottori erano emotivamente scioccati e mentalmente abbattuti, lavorando continuamente con risorse molto limitate per garantire cure ai bambini e alle persone che ne avevano bisogno. E’inaccettabile che accada una cosa come questa nel XXI secolo”