Noi con Salvini: “Voglia di rilancio della maggioranza… a tempo scaduto”

3 febbraio 2016 | 07:45
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Noi con Salvini: “Voglia di rilancio della maggioranza… a tempo scaduto”

Monica Fasoli: “Ardea è gestita male e in maniera sfacciatamente personale. E’ arrivato il momento di dire basta a questa situazione”

Il Faro on line – “Leggo sui giornali dei comunicati fatti dagli attuali amministratori del Comune di Ardea, Sindaco compreso, dichiarazioni che mi fanno credere che probabilmente davvero non si rendono conto di ciò che sono riusciti a demolire sul demolito o solo semplicemente sperano ancora che l’opinione pubblica possa darle un piccolissimo credito quasi alla fine del loro mandato promettendo rilanci ed opere pubbliche. Tutta questa accorata voglia di rilancio da parte dei consiglieri di maggioranza uscita dalla loro  finta responsabilità civica non sembra sia arrivata un po’ tardino considerato che sono quattro anni che sono seduti in quelle poltrone?” – lo dichiara Monica Fasoli Noi con Salvini Ardea.

“E’ chiaro – continua il comunicato – che in questi anni hanno contribuito a rendere Ardea uno dei Comuni più invidiati e ambiti da chi vorrebbe vivere in terre di nessuno, dove la criminalità è incontrollabile, dove il commercio è quasi azzerato, dove i consorzi tacitamente in accordo mettono e tolgono a loro piacimento, dove le strade sono rischio incidenti fissi per le numerose buche, dove si pagano tasse altissime per non avere servizi e avere mamme arrabbiatissime che denunciano per scuole indecorose, dove le associazioni di volontariato seguono il randagismo appoggiandosi ad un altro comune, dove non esiste sanità, opere pubbliche di nessun genere e dove la qualità della vita è tra gli ultimi posti poco prima di Nairobi.
Se questi signori fossero stati un po’ responsabili avrebbero gettato i remi in barca e attraccato per far salire sulla barca gente volenterosa, con conoscenza e soprattutto coscienza. Ardea ha un tratto di costa che se rivalutata porterebbe beneficio a tutti perché ciò che porta denaro è il denaro e la riqualificazione del territorio, una vera riqualificazione darebbe spazio al turismo avendo tra l’altro la fortuna di vivere a 30 Km da Roma.

Laddove ci sono i servizi, ordine e pulizia attira l’imprenditore all’investimento e questo porterebbe beneficio a tutta la popolazione in quanto l’attività commerciale oltre a generare posti di lavoro è un contribuente e messo in giusta condizione porterebbe soldi nelle casse comunali che a sua volta può investire in opere ed oltre tutto sarebbe anche la giusta chiave per allontanare la criminalità perché un luogo con maggior interesse non sarebbe abbandonato al suo destino,  invece qui cosa si fa?
Si lasciano chiusi i consorzi per ingraziarsi personaggi che si autogestiscono e portano voti e massacrano la fonte di reddito e cioè il turismo e il commercio,  non a caso la scorsa settimana è uscito l’articolo sul porta a porta del consorzio di colle romito, dove il consorzio per anni e anni si è autogestito facendo spendere ai soci dai 70 ai 100 mila euro annui per lo smaltimento dei rifiuti quando in realtà i poveri soci già lo pagavano con la tari.. e il Comune?

Di esempi come questi ce ne sono a bizzeffe, ma il quadro è chiaro, tutti fanno tutto e tutto va male a causa delle mancate regole. Altri consorzi come Marina di tor San Lorenzo,  La Sbarra e tutti quelli che si trovano lungo la costa da anni combattono per la chiusura delle strade principali con una sbarra, cosa impossibile da fare perché strade classificate di pubblico transito, oltre che essendo collocati a ridosso del demanio ci sono delle regole ben precise sulla apertura pubblica , eppure  un ordinanza di demolizione fatta per otto consorzi non è servita a molto perchè i cancelli sono ancora lì e per i commercianti che si trovano nel demanio è un grande problema perché si trovano in difficoltà in quanto è vietato l’accesso o comunque vigilato su strade di pubblico transito o che comunque non dovrebbero essere chiuse.  

E il comune dovè? Parlando di Sicurezza, i cittadini hanno ormai paura anche di andare a fare la spesa viste le numerose rapine e furti, e il comune dov’è? Si dovrebbero installare telecamere, chiedere un aumento di organico di forze dell’ordine, mettere un po’ di ordine. Se vogliamo parlare di Sanità poi c’è da mettersi le mani nei capelli ancor di più, siamo rimasti all’età della pietra a Ardea quando si e no erano 1000 cittadini invece oggi ne contiamo ben 52000 e non si ha un presidio ospedaliero, quando in estate si arriva anche a 200.000 utenti ed è chiaro che gli ospedali di Anzio e Pomezia contando i loro hanno una gran difficoltà nel gestire tale mole di lavoro.

Per ultimo vorrei toccare l’argomento Scuola. Di recente è stata approvata in giunta la spesa di € 200.000 per finire la scuola di colle romito quando il comune stesso sa perfettamente che il terreno dove è stata già iniziata l’opera nell’amministrazione precedente è di un privato, quindi un po’ fuori luogo come approvazione, pochi giorni in Via Pratica di Mare dove c’è l’asilo mamme infuriate denunciano il comune per non aver messo in regola lo stabile prima della riapertura dopo le vacanze Natalizie, in più se la vogliamo dirla tutta Ardea è l’unico comune che non ha una scuola superiore e i ragazzi sono costretti anche in questa occasione a rivolgersi a strutture di Anzio e Pomezia.
Ardea ha dei dirigenti scolastici molto bravi, preparati e molte persone pronte per portare avanti iniziative scolastiche che portano benefici alla qualità della vita dei bambini e dei genitori, ma non hanno le strutture adeguate ed ogni giorno si scontrano con delle problematiche dove il comune assente non aiuta questo grande operato”.

“Ora – conclude Fasoli -… questa lettera è per far riflettere tutti  che Ardea è gestita male e in maniera sfacciatamente personale e che è arrivato il momento di dire basta a questa situazione ormai casareccia che va avanti da troppi anni e che ha devastato un territorio che potrebbe invece elevarsi e renderlo civilmente vivibile con opere, servizi e decoro. Ovviamente il lavoro sarà duro e molto complicato in quanto l’amministrazione per evitare il dissesto finanziario ha spalmato i debiti per i prossimi 13 anni e chi arriverà dopo avrà non pochi problemi per rimettere in piedi un comune azzerato e demolito a tutti gli effetti.  Per concludere questa mia nota è indirizzata a tutti quei cittadini che si sono allontanati dalla politica e che invece si dovrebbero sentire parte in causa e contribuire in futuro  a scelte sagge per rimettere in piedi una cittadina che potrebbe essere un giorno l’orgoglio di viverci e non la vergogna!”