Lavoro, giovani: prosegue il cammino di Gerardo Stefanelli

4 febbraio 2016 | 14:05
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Lavoro, giovani: prosegue il cammino di Gerardo Stefanelli

Il candidato Sindaco: “Abbiamo portato qui i nostri rappresentanti per far capire che le opportunità ci sono ma bisogna saperle cogliere”

Il Faro on line – Si è svolto martedì pomeriggio, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno, l’incontro tematico organizzato dai Giovani Democratici dal titolo “Illuminiamo il futuro”, che ha riguardato le opportunità di formazione e lavoro dalla Regione Lazio. Sono intervenuti Lucia Valente, Assessore Lavoro Regione Lazio; Enrico Forte, Consigliere Regione Lazio; Sandro Bartolomeo, Consigliere Provincia di Latina; Mimma Nuzzo, ex capogruppo consiliare del PD di Minturno. A moderare l’incontro è stato Gerardo Stefanelli, candidato a sindaco di Minturno. Vasto il pubblico presente, venuto ad ascoltare le nuove proposte che la Regione Lazio sta mettendo in campo per l’occupazione giovanile e il reinserimento nel mondo del lavoro dei disoccupati.

Dopo i saluti del dirigente scolastico Amato Polidoro, del segretario del PD di Minturno Franco Esposito e di Matteo Marcaccio dei Giovani Democratici, il microfono è passato a Gerardo Stefanelli, che ha introdotto il tema del giorno. “Il nostro Comune – ha spiegato Stefanelli – è troppo indietro. Abbiamo portato qui i rappresentanti della nostra filiera istituzionale per far capire che le opportunità ci sono ma bisogna saperle cogliere. Un’amministrazione comunale ha l’obbligo di non isolarsi e di andare a prendere le risorse per portarle e distribuirle sul territorio. Tutto ciò, ad oggi, non è stato fatto. La nostra idea è quella di sfruttare al meglio il mondo delle startup unendole con il turismo, visto che il nostro paese è sul mare, che è la nostra principale risorsa, creando nuovi posti di lavoro. Svilupperemo anche il turismo scolastico durante il periodo invernale e sfrutteremo l’Art Bonus al fine di defiscalizzare i contributi dei privati per le attività culturali. Questo è un territorio dove non si sono mai portate avanti delle politiche giovanili. Il mio sogno è quello di creare delle strutture destinate ai giovani”.

Nel suo lungo intervento l’assessore regionale Lucia Valente ha rimarcato il cambiamento del mondo del lavoro oggi: “C’è molta competizione ma c’è un forte gap sulla formazione. Bisogna preparare i nostri giovani, i quali oggi per il 50% vanno a lavorare all’estero, in quanto non trovano risposte nei loro territori. Fino a pochi anni fa, la Regione si occupava dell’assistenzialismo, con una politica passiva utilizzando gli ammortizzatori sociali, aiutando i disoccupati. Dal 2005 al 2014 sono cambiate le regole e le normative del mondo del lavoro. La Regione ha quindi pensato alle politiche attive. Sono stati riorganizzati i centri per l’impiego, sono stati attivati bandi per l’autoimprenditorialità e le startup, accompagnando i giovani nel crearsi un’opportunità lavorativa. Ora ci stiamo occupando anche per coloro che hanno perso il lavoro, attraverso i contratti di ricollocazione”.

Il consigliere regionale Enrico Forte ha ribadito l’importanza della filiera istituzionale, che “comporta un beneficio per i territorio, che però sta ai Comuni saper sfruttare”. “Una grande sfida che la Regione ha portato avanti attraverso bandi come ‘Torno subito’ e quello sulle startup che sono stati di grande efficacia, come pure quello sull’imprenditoria femminile. ‘Torno subito’ ha permesso a tanti giovani di fare esperienza all’estero e poi di tornare in Italia a lavorare, riuscendo a inserirsi nelle aziende. Fino ad oggi non si è investito seriamente su cultura e formazione, riducendo un territorio ad essere sempre più povero. Ci sarà un nuovo bando di Lazio Creativo. Ma queste opportunità sta anche alle amministrazioni comunali saper cogliere e soltanto con un sindaco, come Gerardo Stefanelli, anche Minturno potrà ritrovare il posto che le compete in questa provincia”.
In chiusura, Sandro Bartolomeo ha sottolineato quanto “Minturno sia stata marginalizzata rispetto alle altre città maggiori del Golfo, come Formia e Gaeta, e questo è stato dovuto alle amministrazioni che in questi anni hanno fatto di tutto per marginalizzarsi”.