Gandini: “Per difendere le Residenze Sanitarie siamo pronti ad andare fino in fondo”

11 febbraio 2016 | 08:00
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Gandini: “Per difendere le Residenze Sanitarie siamo pronti ad andare fino in fondo”

Il Delegato alla sanità: “Non assisteremo passivamente alla messa in mezzo alla strada di anziani e malati”

Il Faro on line – “L’incontro tra l’amministrazione comunale di Ladispoli e le famiglie degli anziani ospiti delle Residenze sanitarie di assistenza del nostro territorio ha confermato la gravità della situazione. Come amministratori abbiamo ribadito che non assisteremo passivamente alla messa in mezzo alla strada di anziani e persone con problemi di salute solo perchè la Regione Lazio ha tagliato i fondi alla sanità” – a parlare è il delegato alla sanità del comune di Ladispoli, Amico Gandini, che insieme all’assessore ai servizi sociali Roberto Ussia ha incontrato i familiari delle persone assistite dal San Luigi Gonzaga di Ladispoli. Una delle strutture socio sanitarie più a rischio chiusura dove un reparto è già stato smantellato e quattro dipendenti licenziati.

“Il 19 febbraio alle ore 15 – prosegue Gandini – a Civitavecchia è stata convocata la Conferenza dei sindaci dell’Asl Rm F, su espressa richiesta del sindaco Paliotta, per chiedere un urgente confronto con la Regione Lazio su questa delicata tematica. Siamo fermamente determinati a mobilitare le amministrazioni comunali del territorio, i partiti politici, le associazioni ed i cittadini per difendere i presidi sanitari territoriali di Ladispoli e Cerveteri che rappresentano un punto di riferimento imprescindibile per la popolazione.

Nel corso dell’incontro con le famiglie in aula consiliare, è stato unanimemente ribadito come sia inaccettabile che due città come Ladispoli e Cerveteri, che insieme contano quasi 100.000 residenti, debbano subire il taglio dei servizi socio sanitari indispensabili in mancanza di strutture ospedaliere e sanitarie di più alto livello. Sia chiaro che in questa battaglia di natura sociale siamo pronti ad andare fino in fondo”.

Al termine dell’incontro, l’assessore Roberto Ussia ha annunciato di aver avviato lo sciopero della fame per protestare contro i tagli della Regione Lazio. Sciopero che continuerà ad oltranza fino a quando non arriveranno rassicurazioni precise da parte della Giunta regionale.