Cina: i pensionati del Pcc dovranno essere atei 

12 febbraio 2016 | 09:13
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Cina: i pensionati del Pcc dovranno essere atei 

Il Faro on line- In Cina i funzionari del Partito comunista in pensione “non possono e non devono credere in nessuna religione”, pena una sospensione della pensione e, nei casi più gravi, l’abolizione totale della pensione stessa. È questa la nuova norma creata dal potentissimo organo di controllo esecutivo dei membri del Partito, il Dipartimento per l’organizzazione del Pcc.

Gli ex funzionari, scrive il Dipartimento “devono mantenere chiarezza di pensiero ed essere saldi nella visione politica e nell’azione, seguendo la Commissione centrale del Partito guidata da Xi Jinping”. In questo modo, il governo ha creato un’altra norma che scongiura l’avanzata di valori e idee contrari alla natura del Partito comunista.
La Cina è di fatto un Paese ateo, ma riconosce la libertà di culto per 5 religioni, il cattolicesimo, il cristianesimo protestante, l’islam, il taoismo e il buddismo. Una libertà di culto solo formale, dato che qualsiasi religione deve adattarsi ai precetti comunisti. Inoltre, i membri in carica e i dirigenti comunisti non possono praticare nessun credo. Questa nuova circolare riguardante i pensionati va a colmare una lacuna nella normativa, perché, fino ad oggi, essi potevano vivere liberamente la loro fede religiosa una volta abbandonati i loro incarichi.

Così il governo cinese riuscirà ad esercitare un controllo ancora più severo sulla vita dei suoi cittadini, occupandosi di loro dal momento della nascita fino a quello della morte, come prevede il programma maoista sul quale si fonda il Partito. “I comunisti non credono e devono combattere i culti malvagi che avvelenano la società”, ha commentato una fonte governativa, mentre il presidente della Commissione consultiva politica del popolo cinese, Yu Zhengsheng, ha affermato che “i gruppi religiosi della Cina devono continuare ad aggiungere alla fede le caratteristiche cinesi. Devono trasportare gli elementi positivi della religione nella società, rimanendo saldi nella costruzione di un’ideologia religiosa con caratteristiche socialiste e cinesi”.