Santori: “Il Comune accetta i clochard, ma solo se benestanti e assicurati”

13 febbraio 2016 | 08:00
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Santori: “Il Comune accetta i clochard, ma solo se benestanti e assicurati”

Il Consigliere regionale: “Sulle residenze fittizie la città è allo sbando. Montino ritiri la delibera”

Il Faro on line – “Quanto sta accadendo a Fiumicino è paradossale: il comune accetta i clochard nelle residenze fittizie, ma solo se benestanti e con assicurazione sanitaria. Gli uffici, infatti, usano respingere le domande di iscrizione alla residenza fittizia di via della Casa Comunale a coloro che per mancanza di risorse economiche rischiano di diventare un onere a carico dell’assistenza sociale dello Stato ed a coloro che non hanno di un’assicurazione che copre i rischi sanitari sul territorio nazionale. Un chiaro segno che Fiumicino è allo sbando totale, perchè la giunta Montino, con la delibera 157 del 2014, creò dal nulla via della Casa Comunale, una strada inesistente da dedicare all’iscrizione anagrafica di senza tetto e senza fissa dimora” – lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

“Invito il sindaco Montino – prosegue la nota – a riprendere il controllo della città e dei suoi uffici ritirando la delibera 157. Questo perchè le residenze fittizie sono uno scempio e devono essere cancellate dalle amministrazioni locali, essendo utilizzate da molti malintenzionati per fare da prestanome, commettere truffe, percepire ingiustamente erogazioni pubbliche, iscrivere società fantasma e molto altro. Un altro esempio di pessima amministrazione dopo la finta decisione della giunta capitolina guidata da Marino di cancellare le residenze fittizie che hanno creato tanti disastri. In realtà, se si legge bene la delibera dell’agosto 2015 tutto l’impianto è rimasto in piedi perchè oggi si abilitano solo alcune associazioni a fungere da residenza fittizia, ma allo stesso tempo si consente al Dipartimento Politiche Sociali di poterne autorizzare altre con cadenza annuale.

“Non c’è nulla da fare, i poteri forti della finta solidarietà escono dalla porta ma tranquillamente rientrano dalla finestra” – conclude Santori.