“Un amore rubato”, di Leonardo Bonetti, sul grande schermo all’Uci Cinemas

13 febbraio 2016 | 10:00
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“Un amore rubato”, di Leonardo Bonetti, sul grande schermo all’Uci Cinemas

Il lungometraggio diretto e prodotto dallo scrittore e docente di Fiumicino

Il Faro on line – Domenica 14 febbraio, alle 11, presso l’Uci Cinemas di Parco Leonardo (Fiumicino) si terrà la prima del film “Un amore rubato”, un lungometraggio scritto e diretto da Leonardo Bonetti, con il contributo di Michele Baruffetti alla direzione della fotografia. L’ingresso è gratuito. Il film tratta di un incontro tra due ragazzi, e le loro relative storie, all’interno di un contesto di disagio sociale, Adriel, un ladruncolo di origini montenegrine, tenta un furto con un suo complice in un condominio della periferia romana. Il colpo va a vuoto ma, durante la fuga, il giovane incrocia una ragazza: Alice. L’incontro sembra segnare il loro destino. Da quel momento si cercheranno, ognuno a suo modo, ognuno con uno scopo. 

“Ogni storia – spiega Bonetti -, almeno per quello che riguarda la mia esperienza, nasce sempre da un nucleo narrativo da cui l’immaginazione prende lo spunto necessario per tessere la sua trama intorno ai pochi personaggi. Da quel momento sono proprio loro a condurmi fino a quando ogni cosa prende il suo posto, e la rete delle relazioni e degli avvenimenti si fa più chiara”.

In quanto tempo è stato ideato e realizzato?
“Ho cominciato a scrivere la sceneggiatura più di un anno fa e all’inizio dell’estate scorsa sono iniziate le riprese vere e proprie. Tra luglio e agosto, quindi, abbiamo girato la gran parte delle sequenze. Mentre altri cinque mesi sono andati al montaggio e alla postproduzione audio e video”.

Come è stato possibile la realizzazione del progetto sul piano economico?
“Si tratta di un film indipendente, ma il cui costo è stato altissimo ed e stato possibile realizzarlo grazie alla dedizione, al lavoro, alla professionalità e all’investimento tecnico e umano di ognuno dei partecipanti”.

Qual è il senso della storia che spera possa essere colto dai giovani?
“Che non si tratta solo di una storia d’amore, ma di una storia al plurale, che ruota intorno a un tema tanto universale, quello dell’integrazione e dell’accettazione delle diversità”.