Il consigliere De Angelis per la chiusura di Cupinoro: “No ad una Malagrotta bis”

21 febbraio 2016 | 09:41
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Il consigliere De Angelis per la chiusura di Cupinoro: “No ad una Malagrotta bis”

La manifestazione di sabato 27 febbraio è promossa dai “Comitati Uniti in lotta per la chiusura della discarica di Cupinoro”

Il Faro on line – Sabato 27 febbraio ci sarà anche il consigliere comunale Aldo De Angelis aderente al Partito Democratico a scendere a fianco dei comitati e dei cittadini per scongiurare l’eventuale riapertura di Cupinoro ed evitare la realizzazione di un nuovo Polo per il Trattamento dei Rifiuti.

Dunque il consigliere comunale Aldo De Angelis ha dato la propria adesione alla manifestazione promossa dai “Comitati Uniti in lotta per la chiusura della discarica di Cupinoro” prevista per sabato 27 febbraio a Ladispoli per ribadire la totale contrarietà ai progetti industriali nel sito della discarica di Cupinoro di Bracciano e a qualsivoglia proposta di inceneritori nel territorio.

“Quando si tratta della salute dei cittadini e di minacce per l’ambiente non ci sono colori politici e steccati ideologici che tengano, per cui ci sarò e mi unirò ai partecipanti alla marcia contro il progetto di “polo dei rifiuti” previsto nell’area dell’attuale discarica di Cupinoro, già oggi una bomba ecologica a cielo aperto. La discarica di Cupinoro è di fatto nel nostro territorio, più vicina alle case di Cerveteri che a quelle di altri comuni quindi un pericolo incombente in grado di causare danni alla salute non solo a coloro che vivono nelle vicinanze dell’area di conferimento ma anche oltre. Sinceramente, tanto per utilizzare un eufemismo ”il vaso è colmo” e dopo  la chiusura di Malagrotta ero tra quei “molti”, tra atti e mozioni, a ritenere che anche per Cupinoro si dovesse procedere nella stessa direzione chiudendone definitivamente i cancelli. Era la fine che mi auspicavo, che doveva essere accompagnata dalla risposta concreta di una raccolta differenziata porta a porta per diminuire drasticamente la quantità dei rifiuti finora conferiti ma, probabilmente, la posta economica in gioco è così alta da far passare in secondo piano la salute e il bene dei cittadini giustamente impauriti e arrabbiati all’idea di una Malagrotta2 – conclude De Angelis – e allora, l’unica chance per fermare l’ecomostro è quella di scendere in piazza  con i cittadini e far sentire la propria voce”.