Assogna: “Col Brexit si avvia lo gretolamento dell’Europa”

22 febbraio 2016 | 14:00
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Assogna: “Col Brexit si avvia lo gretolamento dell’Europa”

Il Segretario Psi: “La necessita’ di ricercare un accordo con Londra per mantenere la Gb in europa, non puo’ arrivare a riconoscere lo status speciale”

Il Faro on line – “Francamente non mi sento di esprimere apprezzamenti per i contenuti dell’accordo di Bruxelles per ‘aiutare’ Cameron sul Referendum sulla Brexit, perchè in questo modo si è avviato lo sgretolamento dell’Europa stessa.
Ogni giorno sentiamo parlare con ipocrisia della necessità di una Europa più unita con una maggiore integrazione e poi si riconoscono deroghe e condizioni che annullano i capisaldi di non discriminazione tra gli stessi cittadini Europei.
Ci si dovrebbe rendere conto che ogni nazione potrà chiedere eccezioni e deroghe sui trattati Europei e già il delicato problema dei migranti dimostra quanto è difficile far convergere le volontà di tutti. Ciò rafforzerà le resistenze in atto dell’Ungheria, Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca, unitamente alla stessa Austria, che alzano anacronostici muri e fili spinati per impedire gli ingressi di rifugiati e migranti che fuggono dalle guerre e dalla fame” – lo dichiara in una nota Gioacchino Assogna segretario del Psi locale.

“Al riguardo Renzi dovrebbe porre con forza la revisione degli accordi di Dublino e non limitarsi a dire che sono superati nei fatti, mentre le norme sono vigenti e le varie Nazioni ne richiamano la validità. Questi sono nodi politici, che nulla hanno a che vedere con la visione dei burocrati Europei che con semplicità mette nel mirino delle sue accuse.
Nel merito dei singoli punti abbiamo:
1)- WELFARE – L’accordo consente alla Gran Bretagna di non riconoscere i diritti sociali, per ben 7 anni, ai lavoratori Europei, compresi gli italiani, che lavorano nel Regno Unito, infrangendo il primo diritto Europeo “della libertà di movimento delle persone e delle merci”.
2)- EURO/BANCHE – Sull’Euro e le Banche Cameron ha ottenuto un trattamento differenziato rispetto alle regole del mercato comune Europeo, mentre è stato attenuato il diritto di veto con la sostituizione di una clausola per le decisioni urgenti in materia.
3)- SOVRANITA’ – .Viene sancito il diritto che la Gran Bretagna, così come ogni Nazione, è libera di non attuare gli impegni di integrazione che l’Europa deciderà e questo è un’altro colpo pesante alla costruzione di una Europa più coesa e politicamente più unita.
4)- COMPETITIVITA’ – al Regno Unito è stato riconosciuto il diritto di rafforzare il mercato interno e a concludere accordi commerciali al di fuori dei vincoli Europei. Ciò accentua i comportamenti autonomi che si aggiungono, per la Gran Bretagna, a quelli già in atto riguardo all’Euro, al trattato di Schengen e alle norme sulla giustizia e la sicurezza comune” – prosegue Assogna.

“Peraltro tutto ciò non escude lo svolgimento del Referendum, nè che abbia un esito positivo di permanenza all’Unione Europea, mentre sicuramente ha indebolito il progetto di unità e coesione politica dell’Europa stessa, da tutti richiamato come obiettivo assolutamente da perseguire nel nome di Altiero Spinelli e del Manifesto di Ventotene.
E’ incomprensibile il perchè Renzi abbia avuto una posizione chiaramente a sostegno di Cameron e delle sue richieste nazionaliste. Evidemtemente non crede in una Europa più forte e più attiva nelle politiche di sviluppo e di crescita in favore del futuro dei giovani e del ruolo stesso dell’Europa nel Mediterraneo e nel mondo.
Condivido le perplessità di Romano Prodi, quando sottolinea che tutti si dichiarano contenti dell’accordo, ma nel concreto è molto difficile spiegare il perchè di tale contentezza espressa”.

“Ritengo che i veri Europeisti, e in particolare le forze Socialiste, dovranno rafforzare il proprio impegno per portare avanti un Europa a velocità diverse, con la parte più convinta a guidarla verso traguardi di progresso e di maggiore uguaglianza e lavoro per i giovani” – conclude il segretario del Psi.