SS 675: Le associazioni Ambientaliste chiedono la valutazione d’Impatto Ambientale

3 marzo 2016 | 07:30
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SS 675: Le associazioni Ambientaliste chiedono la valutazione d’Impatto Ambientale

I Comitati: “Il parere della Sat conferma tutti i dubbi sullo spreco di territorio e di risorse pubbliche”

Il Faro on line – “Le associazioni Lipu, Italia Nostra, Forum ambientalista e il comitato per il diritto alla Mobilità sono state ricevute dal responsabile del procedimento riguardante la Ss 675 “Umbro-Laziale” – Tratto Monte Romano Est-Civitavecchia, per un accesso agli atti alla documentazione che riguarda l’aspetto più tecnico della Ctvia. Spetta infatti alla commissione tecnica questa fase delicata di radunare tutti i pareri espressi nel corso dell’istruttoria che sono stati raccolti nel frattempo. Un parere importante a carico dell’Ispra sembra essere stato recepito, viste le convocazioni ufficiali presenti nel fascicolo ma non figura il documento protocollato. Le associazioni ambientaliste hanno lasciato all’attenzione del responsabile del procedimento l’elenco dei documenti che a giorni saranno inviati in copia, che serviranno per ricostruire le informazioni ai sensi della legge n° 241 del 07.08.1990 e del DLgs 19 agosto 2005, n.195″ – lo dichiara in una nota il Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia.

“In questo momento – prosegue la nota – sono estremamente importanti i pareri che nel corso dell’istruttoria saranno stati determinanti per Anas, visto che successivamente ha presentato le sue formali integrazioni volontarie, ultimamente pubblicate sulla pagina web del Ministero, un documento di 23 pagine, che per a giudizio delle associazioni ambientaliste sono purtroppo anche peggiorative rispetto alle valutazioni complessive del SIA (studio impatto ambientale) pubblicato il 3 Agosto”.

“Tra i documenti che saranno inviati in copia alle associazioni, figura anche un parere della Sat, che conferma tutti i dubbi sullo spreco di territorio e di risorse pubbliche che ha sempre sollevato il comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia, nel documento è Sat stessa che dichiara di aver progettato lo svincolo sull’Aurelia Bis dell’autostrada tirrenica in funzione del futuro allaccio del completamento della Civitavecchia-Orte e chiede quindi di rivedere il posizionamento dello svincolo del progetto preliminare presentato dal Anas, che invece comporterebbe la realizzazione di un nuovo svincolo all’altezza di Montericcio, a poche centinaia di metri da quello già presente”.

“Ricordiamo – chiarisce il comitato – che Anas propone un progetto statale, con fondi Nazionali per una superstrada che oggettivamente butta via risorse importanti per l’Italia per realizzare uno svincolo a pochi metri da quello che tutti si aspettavano, uno svincolo che per riuscire a scavalcare l’autostrada si alza in viadotto partendo dalle piane del Mignone, rappresentando anche un’opera di enorme impatto visivo e ambientale.
Ribadiamo, che lo spreco di denaro e il danno irreversibile al territorio, all’ambiente va contrastato con la progettazione di un tracciato meno impattante,  una semplice messa in sicurezza della Aurelia bis, e l’utilizzo della stessa come bretella di collegamento della Superstrada Orte Monteromano alla Autostrada tirrenica. 

“La messa in sicurezza della Ss1Bis sia l’unica scelta percorribile per garantire a Tarquinia un collegamento sicuro con ben tre uscite per il paese, a garanzia sia di flussi turistici che della mobilità per i residenti ed i pendolari che altrimenti transiterebbero ben distanti dalla città etrusca già fortemente penalizzata dal flusso a scorrimento veloce della autostrada tirrenica la quale prevede un unico punto di ingresso verso la città di Tarquinia” – conclude il Comitato.