Farmacisti in aiuto e i progetti nei villaggi indiani

6 marzo 2016 | 10:10
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Farmacisti in aiuto e i progetti nei villaggi indiani

Mentre il mondo va avanti frenetico, in questa piccola parte il tempo sembra essersi fermato a diversi anni fa

Il Faro on line – La tradizione è ancora un elemento predominante, d’altra parte le sporadiche occasioni di contatto con le grandi città o con una televisione vista da qualche amico degli amici dello zio (ci siamo già persi nel grado di parentela ma è giusto per farvi capire la difficoltà nel vederne una da queste parti) rendono questo contrasto ancora più evidente. Ci si addentra tra stradine di terra battuta immerse nella folta vegetazione da cui spuntano baracche, capanne e qualche casetta in muratura.

È proprio in queste aree dell’India del Sud (come i villaggi di Puruthipara, Kattuvila e Pozhiyoor) che Farmacisti in aiutoOnlus opera con progetti di sostegno a distanza, tra cui le adozioni.Sostenere uno dei  bambini o ragazzi a distanza significa garantir loro assistenza sanitaria, corsi di recupero e un doposcuola dove chiarire gli argomenti spiegati in classe, ricevere materiale scolastico ed altri aiuti come pacchi cibo.All’interno di queste casette, spesso, si vive in tanti e un po’ strettini, ma questo permette di aiutarsi a vicenda tra parenti. In molti villaggi non è possibile l’allaccio alla rete idrica e l’acqua viene ricavata tramite pozzi posti in luoghi nevralgici.

Quasi nessuna abitazione ha la pavimentazione che è, invece, in terra e molte sono prive di mobilio – a volte nemmeno l’essenziale.In questa situazione è chiaro come un armadio dove poter riporre indumenti, materiale scolastico, utensili e alimenti sia una risorsa preziosissima per custodire i propri “valori” e salvarli da qualche incursione di animaletti o dalla forte umidità. Quella che vedete in foto è Aradhya, una bimbetta che ancora va all’asilo, insieme alla sorella. Le sono appena stati regalati da una signora un armadio, due sedie e un tavolinetto.

Qui potranno disegnare ed iniziare a studiare, ma anche mangiare.Racconta Tullio Dariol, Presidente di Farmacisti in aiuto: “Siamo da tanti anni impegnati con progetti di solidarietà e sostegno a distanza. Alcuni dei nostri volontari sono andati direttamente nelle zone di missione per verificare l’andamento dei progetti; qualcuno c’è stato più volte. Si viene immersi in un’altra  realtà, dove si entra in punta di piedi. Si torna a stupirsi di cose a cui quasi noi non pensiamo più.

Personalmente sono andato in Africa, in Tanzania, tanti anni: ogni volta è diverso, ogni volta si vorrebbe fare qualcosa di più”.

Per avere maggiori informazioni:vi invitiamo a visitare il nostro sito www.farmacistiinaiuto.org, la nostra pagina facebook  oppure a contattarci via mail segreteria@farmacistiinaiuto.org oppure contattare la nostra segreteria al 346-4360567.