Il 2 aprile di nuovo in piazza per la chiusura di Cupinoro

6 marzo 2016 | 09:07
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Il 2 aprile di nuovo in piazza per la chiusura di Cupinoro

Luigino Bucchi: ” Ci giochiamo il futuro dell’intera zona”

Il Faro on line – I monitoraggi ambientali di novembre 2015 (tre mesi fa), dell’ARPA Lazio riguardanti le emissioni alla discarica di Cupinoro hanno rilevato concentrazioni di gas metano superiori al limite di esplosione. Si legge infatti nella nota che nel rapporto di prova relativo al punto B Lotto Nord vengono evidenziate concentrazioni di metano fino a 4.8%, valore superiore al LEL (Low Explosive Level), che per il metano è pari a 4,4 % negli ambienti confinati. Il 3 Gennaio 2016 la Regione Lazio revoca ufficialmente i 10 milioni di Euro promessi al Comune di Bracciano per la discarica di Cupinoro. Successivamente si verifica quanto era già nell’aria: tre ex dirigenti della “Bracciano Ambiente” vengono accusati di concorso in traffico illecito di rifiuti rispetto alla gestione della discarica di Cupinoro, ormai chiusa da tempo. Alla fine di Gennaio avviene un nuovo colpo di scena, anziché procedere alla messa in sicurezza della “montagna dei veleni” come discusso e deciso in sede di conferenza dei servizi svoltasi presso la Regione Lazio a luglio 2015, a sorpresa, la commissaria prefettizia di Bracciano indice due bandi per un valore complessivo di 31 milioni di euro per la realizzazione di un impianto biogas ed un TMB (trattamento meccanico biologico). 

Il 2 febbraio 2016 I comitati Uniti per la chiusura definitiva della discarica di Cupinoro chiedono un incontro alla Commissaria Straordinaria di Bracciano che rimane lettera morta.
Il 17 febbraio 2016 i Comitati Uniti scendono in piazza a Ladispoli per dire no a qualsiasi forma di riapertura della discarica di Cupinoro, al grido di “Un altro territorio è possibile”.
Il 3 marzo 2016, I Comitati Uniti inviano una nuova richiesta d’incontro alla Commissaria straordinaria del Comune di Bracciano per approfondire i problemi della discarica di Cupinoro, ma ancora una volta, la richiesta rimane lettera morta.

A questo punto, ci dice, il Presidente del Comitato di zona Luigino Bucchi: “ancora una volta, in virtù della perpetua urgenza ed emergenza tutta italiana, si sta giocando con il futuro dell’ intera zona che ha già pagato un costo altissimo in termini d’inquinamento, impatto ambientale e salute dei cittadini. Infatti, si sta deliniando sempre di più il tentativo che vengano prese decisioni in violazione delle più elementari normative in fatto d’informazione e coinvolgimento di Sindaci, cittadini, associazioni ed enti vari dei comuni limitrofi di: Bracciano, Ladispoli, Cerveteri ecc. nelle decisioni che segneranno il territorio , l’ambiente e la salute, non solo nostra ma anche dei nostri figli e nipoti. Non siamo più disponibili ad essere calpestati da alcuno, se la politica locale non sa alzare la voce con atti e fatti concreti, ma se soprattutto non sa farsi rispettare pretendendo chiarezza dalla Regione Lazio dove pendono interrogazioni che a distanza di mesi non hanno mai avuto risposata, lo farà il popolo. È per questo che ancora una volta a proseguito Bucchi, insieme ai Comitati Uniti invitiamo tutti a scendere in piazza per chiedere il rispetto di quanto deciso in Conferenza dei servizi. Tempi e modalità di bonifica, recupero ambientale della discarica di Cupinoro e trattamento post mortem”.

L’appuntamento che non è di nessun colore politico ma di tutto il popolo è fissato per SABATO 2 APRILE A CERVETERI, PIAZZA DEL GRANARONE ORE 17,00.