Fregene si fa bella, ma solo a metà

7 marzo 2016 | 08:01
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Fregene si fa bella, ma solo a metà

Verso nord asfalto dissestato, fratte e cartelli invisibili. L’allarme dei residenti: cinque automobili sono già finite fuori strada

Il Faro on line – “Molte cose sono state fatte, ma non si possono lasciare i lavori a metà”. Non c’è polemica ma amarezza nella presa di posizione dei responsabili delle associazioni Vivere Fregene, Comitato cittadino di Fregene e Confcommercio, rispettivamente Angelo Giavara, Pietro Valentini e Franco Del Monaco. Lo sforzo dell’Amministrazione comunale per riqualificare il lungomare di Fregene è stato apprezzato, ma quando cinque automobili finiscono fuori strada sempre allo stesso punto, c’è qualcosa che non va. E prima che arrivi la tragedia, la segnalazione assume i contorni della denuncia pubblica.

“Dopo tanti anni grazie all’amministrazione Montino si è riusciti a dare una riqualificazione al lungomare – afferma Angelo Giavara -, con una bella pista ciclabile. Purtroppo però la manutenzione lascia a desiderare, e il rischio è che tanto investimento perda di efficacia. Penso alle aiuole, praticamente abbandonate a se stesse, o alla mancanza assoluta di panchine in un tratto di ciclopedonale di quattro chilometri. In più ci si mette l’inciviltà dei padroni dei cani che utilizzano gli spazi verdi come water per i loro animali da compagnia, lordando l’intera zona. Un suggerimento: mettiamo delle colonnine con cestini e bustine per raccogliere le feci, e poi maggiori controlli. Anche nei confronti di quei gestori di stabilimenti che dovrebbero contribuire a tenere pulita l’area, anche d’inverno e non solo quando hanno i clienti in estate”. 

“Purtroppo però – aggiunge Pietro Valentini – non tutto il lungomare necessita solo di controlli. Da un certo punto in poi siamo alla devastazione totale. Quando di va verso nord, si trova una strada che prima era larga ed ora si restringe, con un asfalto fatiscente e pieno di buche, fino al Coco Loco. E’ un tratto molto pericoloso – prosegue – in quanto il laterale non c’è quasi più e quando si incrociano le auto, una delle due rischia sempre di finire fuori strada”.

“Alla fine della via – riprende Giavara – c’è una strada chiusa, con un cartello che di notte è pressoché invisibile. E allora coloro che si accorgono di aver sbagliato, spesso vanno sulla ciclabile tornando indietro, con gravissimo rischio per i pedoni e i ciclisti. Non solo, ma sul Lungomare da nord verso sud a un cento punto c’è una deviazione, che si trova contro una recinzione: non ci sono segnalazioni, né luci né cartelli e almeno cinque vetture sono finite dritte contro la recinzione. Chiediamo che venga segnalato questo ostacolo e nel frattempo pulito l’angolo della strada invasa di frasche”. 

Un’ultima segnalazione: in estate, malgrado ci sia il divieto di sosta e la rimozione forzata, il lungomare viene aggredito dalle automobili, che vengono parcheggiate ovunque; la parte più piccola del lungomare diventa così a una corsia, con tutta la pericolosità che ciò comporta. A dire la verità sono segnalazioni già fatte in passato, ma ad oggi niente pulizia, lavori fermi e pericolo costante. Speriamo stavolta sia la volta buona.
Ang.Per.