Forza Italia: “Ecco il reiterato fallimento di Lucci”

11 marzo 2016 | 08:00
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Forza Italia: “Ecco il reiterato fallimento di Lucci”

Fi: “Plauso per la restituzione delle deleghe da parte di Fratelli d’Italia, una scelta difficile ma coraggiosa”

Il Faro on line – “Sono passati solo due anni e mezzo, da quando il Sindaco Lucci, gridava soddisfatto ai quattro venti, di essersi finalmente liberato della palla al piede che gli aveva impedito di amministrare Sabaudia (riferendosi chiaramente ai consiglieri ed assessori che intrapresero un’altra strada, non volendo più sottacere e soggiacere al Suo modo di fare politica e amministrazione).
Allora orgogliosamente annunciò, che con una squadra nuova, composta da persone per bene, avrebbe finalmente rilanciato Sabaudia.
Per questi due anni e mezzo, siamo stati a guardare il lavoro svolto, i cui risultati, non ci pare siano stati lusinghieri, tranne che per qualche iniziativa nel campo del Turismo, dello Sport e delle manifestazioni in genere.

A prescindere da ciò, quello che ci preme sottolineare è come alcune di queste persone, un tempo definite “per bene”, oggi, vengano messe in discussione ed additate, come già avvenuto per altri in passato, con i soliti argomenti: interessati solo alle poltrone, se non votate come dico io, mi dimetto e vi mando tutti a casa, solo e semplicemente per aver chiesto di condividere argomenti, per altro di una certa rilevanza amministrativa.
Per noi, questo atteggiamento del Sindaco, è e resta un mistero; ben vengano suggerimenti, proposte migliorative e condivisione, tutte cose che danno senza dubbio alcuno, un valore aggiunto al provvedimento del quale si discute.

In consiglio comunale il Sindaco Lucci ci ha fatto assistere alle Sue dimissioni in diretta, motivandole, come il venir meno della maggioranza, a seguito del voto contrario di 10 consiglieri (Schintu, Gervasi, Secci, Mignacca, Pastore, Bianchi A., Bianchi R., Polisena, Belmonte e Zeoli) su 16, in relazione alla istituzione della Centrale Unica di Committenza, che così come proposta risultava lapalissianamente contraria agli interessi generali, sia per carenza di istruttoria che di contenuti.
Successivamente ritirava le dimissioni, sul presupposto dell’avvenuto chiarimento e della ritrovata coesione, necessaria per portare a compimento il mandato elettorale.
Alla luce dei fatti, non ci resta che constatare, che le finte dimissioni, altro non erano che l’ennesimo tentativo di piegare i consiglieri comunali al Suo volere, avviando con l’intero Consiglio Comunale un braccio di ferro (l’errore dei Consiglieri, noi compresi, è stato quello di non aver reagito con velocità, fermezza e determinazione, sottoscrivendo la destituzione del Sindaco e rivendicando in tal modo la piena autonomia del Consiglio Comunale, ciò anche a futura memoria); come non risulta difficile ricondurre il ritiro delle stesse, anche all’evidente significato, che mantenere la propria poltrona, per il Sindaco Lucci, viene prima di tutto (dimenticandosi di quanto pubblicamente ed in ogni sede sbandierato, evidentemente in maniera, come al Suo solito, non veritiera).
La differenza tra le persone, si appalesa nei fatti.

Ed allora quando apprendiamo della restituzione delle deleghe da parte di Fratelli d’Italia, dimostrando di rinunciare a posizioni e privilegi personali, in favore della collettività, collocandosi di fatto all’opposizione, non può che andare loro, il nostro plauso e la nostra considerazione, per la scelta difficile ma coraggiosa, avendo riscontrato l’evidente impossibilità di portare avanti l’Amministrazione, smentendo ulteriormente, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le dichiarazioni non veritiere del Sindaco, circa il loro interesse per le poltrone, avendo lo stesso ampiamente dimostrato l’inadeguatezza a ricoprire tale ruolo, suffragata dalla realtà e dall’evidenza dei fatti:
maggioranza di governo dilaniata; aliquote fiscali al massimo; economia in costante decremento; ricorso a espedienti fiscali quali ricontrattazione dei mutui per allungare le scadenze e quadrare la cassa; dilazione dei debiti fuori bilancio per un periodo di 30 anni, influendo sulle generazioni future; assenza totale di progettualità finalizzata al rilancio economico ed occupazionale; Concessione ultradecennale dei parcheggi senza il preventivo assenso del Consiglio; queste in sintesi, solo alcune argomentazioni che bocciano indiscutibilmente l’operato del Sindaco Lucci.